martedì 4 novembre 2008

Lettera al Sig. Pietro Orsatti

Egregio Sig. (forse dott., prof., avv., non so) Orsatti, non ho il piacere di conoscerLa e a mia discolpa debbo dire che sono solo uno dei tanti milioni di pensionati che pesano su questo nostro povero paese, oltretutto sono lontano dall’Italia per poter sopravvivere decorosamente con la pensione di mille euro mensili, e fuori dal circolo di cui Lei fa parte. Ho letto infatti, nel profilo del suo blog, le sue poliedriche attivita’ nel campo teatrale, giornalistico, della cultura e dell’impegno sociale e ambientale che indubbiamente le fanno onore.
Siccome ho molto tempo a disposizione, da quando sto in Bulgaria, - pur nell’ignoranza piu’ completa di computer e di informatica - poco per volta, pazientemente, ho cercato di avere anch’io il mio blog, sia perche’ sembra che bisogna averlo per provare la propria esistenza e soprattutto – per quanto mi riguarda – per dar voce e sfogo ai miei pensieri e alle mie riflessioni.
Gironzolando sul web mi sono imbattuto in un suo articolo sul sito Fascio e Martello (L’era Alemanna); la curiosita’, poi, mi ha portato ad altri scritti, tutti molto interessanti e socialmente impegnati. La prima cosa che mi e’ balzata agli occhi e’ che Lei sicuramente e’ un uomo di sinistra, e fin qui, almeno per me, nulla da eccepire. Ma la cosa che piu’ mi ha colpito non e’ tanto la satira o il ridicolo in cui Lei vuol rappresentare sia l’Alemanno che il Nano bitumato, quanto il livore e la bava che immagino Le uscisse dalla bocca mentre scriveva l’articolo. Io sono un povero cristo che vota a destra, ma forse – gia’ per il fatto di votare a destra – sicuramente per Lei saro’ un fascista. E si’, perche’ per la cultura di cui Lei, e tanti altri come Lei, siete imbevuti, chi non e’ comunista deve essere per forza un fascista.
Le voglio solo ricordare che, sia Alemanno che Berlusconi, sono stati eletti democraticamente e con ampio margine di voti in piu’ rispetto alla sinistra e adesso governano a prescindere dalla demonizzazione che voi fate dei vostri nemici. Ho detto nemici, non avversari, perche’ voi non avete avversari: chi non e’ con voi e’ vostro nemico. E’ un retaggio che vi portate dietro da sempre, perche’ si possono cambiare le sigle di appartenenza, ma se non si cambia il modo di pensare, sempre comunisti si rimane. Avete abiurato il vecchio partito comunista, che si e’macchiato nel mondo di orrendi crimini, quanto e piu’ del partito fascista, ma siete democratici solo sulla carta. I comunisti sono spariti o quasi da tutti gli ex paesi comunisti europei, i danni incalcolabili sono rimasti (si chiamavano repubbliche democratiche); ma sono rimasti, camuffati e non, solo in Italia, dove – per nostra fortuna – non hanno mai governato. A proposito - per inciso - se ne ha voglia, venga a trovarmi in Bulgaria, potremmo vedere insieme, in originale, le rovine lasciate dal passato regime e Lei, come verde, potrebbe fare un resoconto sulle centrali nucleari.
Si rende conto, Lei, che siamo l’unico paese al mondo dove – dopo sessantatre anni dalla fine della guerra e del fascismo – ancora si parla di fascismo e di antifascismo? E’ il cavallo di battaglia dei comunisti per nascondere i misfatti del proprio regime e della loro fallimentare ideologia. Stiamo attraversando momenti drammatici che richiederebbero lo sforzo comune di tutti gli italiani, perche’ possano essere superati con il minor danno possibile, e invece di trovare dei compromessi che ci ricongiungano nel bene superiore del paese (non lo chiamo patria per non essere tacciato di fascismo), ancora gridiamo al fascista o al comunista. Ma quando cresceremo? Quousque tandem, strillerebbe Cicerone.
Questo governo di destra (per lei sicuramente fascista) e’ in carica da cinque mesi e mezzo e dopo un mese era gia’accusato dalla sinistra delle cose piu’ vergognose. Veltroni e Di Pietro hanno forse quella bacchetta magica che puo’ rimettere in piedi il nostro paese? Penso proprio di no, fanno solo demagogia, parole, parole, parole... come diceva Mina. E se questa bacchetta magica l’avessero avuta, perche’ non la usavano con il governo Prodi, imploso sulle proprie contraddizioni?
Quanto a Lei, Sig. Orsatti, se e’ in buona fede, la smetta di parlare solo di fascisti e cominci a guardare anche ai collettivi e ai centri sociali: li’ a sinistra, forse, c’e’ piu’ “monnezza” che a destra, e lei che e’ un ecologista dovrebbe saperlo...

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4 commenti:

  1. Egregio "U fissa",
    mi segnalano questa sua lettera (che non mi ha mai inviato) sulla serie di articoli Era Alemanna (serie di articoli per ora a causa degli impegni interrotta ma che riprenderò prossimamente).
    Le assicuro che mentre scivevo non avevo certo la bava alla bocca e non ero spinto dalla rabbia. Ciò che mi ha spinto è stata la tristezza. La tristezza di vedere la mia città governata da un sindaco che è l'espressione di una storia (non quella del "fascisimo" nostalgico ma della destra violenta degli anni Settanta) che ha segnato, come uno sfregio, Roma. Un sindaco che è stato eletto grazie a una delle più potenti (e violente) lobby di Roma, quelle dei tassisti accompagnati dalla vecchia borghesia nera (con passato vagamente eversivo). Un sindaco che se la prendeva con 4 rom mentre si facevano le ronde contro gli immigrati e soprattutto quando Camorra e Cosa nostra stavano ripenetrando (come ai bei tempi della Banda della Magliana) in città attraverso appalti e racket e spaccio di droga.
    Sorvoliamo sul presidente del consiglio: ogni giorno il nostro settantenne Cavaliere ci stupisce con innumerevoli effetti speciali. Diciamo che noi italiani ce lo meritiamo a don Silvio. A furia di fare i furbi abbiamo trovato qualcuno più furbo di noi che c'ha fregato.
    All'inizio della sua lettera, che si è ben guardato dallo spedirmi, Lei cerca di insinuare (ma le mancano i fondamentali) che io sia una "penna" prezzolata da una masnada di comunistacci trinaricciuti impenitenti. Se per prezzolato intende che io lavori attraverso la scrittura, ha perfettamenta ragione. Sono un redattore di un giornale e collaboratore di molte altre testate, faccio anche il regista di documentari e l'autore teatrale. Pensi, sto perfino pubblicando un libro: imperdonabile, vero?
    Poi chiude con un consiglio. Quello di non occuparmi di fascisti bensì centri sociali (noti responsabili della crisi economica, finanziaria e cultuale e della degenerazone politica e istituzionale fra una birra e un concerto di punkabestia). Mi ha ricordato quegli inviti (guarda caso sempre anonimi) che ricevo quando mi occupo di mafia. Ogni volta che racconto con dati e dettagli e documenti una vicenda di commistione fra politica e criminalità, c'è sempre un solerte censore che mi invita a occuparmi di altro. Diciamo che il suo invito è stato quantomeno non elegante?
    Si rilassi e si goda la lontananza da questo paese in declino. E quando scrive a qualcuno si ricordi di imbucare la lettera.
    Un saluto
    Pietro Orsatti

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  2. Egr. Signor Orsatti,
    ho letto oggi la sua risposta alla mia lettera. Voglio precisare,
    almeno, qualcosa di inesatto che lei ha interpretato nella lettera.
    Per prima cosa non ho, neanche lontanamente, voluto far intendere che
    lei sia una penna "prezzolata", tutt'altro. Le ho anche fatto, ed
    erano sinceri, i miei complimenti per le sue poliedriche attivita'.
    Forse, quando si riferisce ai miei fondamentali, intende che non abbia
    la sua cultura e i suoi studi, e questo e' vero perche' ho finito il
    quinto ginnasio 53anni fa e i giornali li ho frequentati soltanto
    perche' linotypista. Quello che io volevo dire, invece, e' che lei fa
    parte di quei comunisti (spero non si offenda) che ho descritto
    nell'articolo, e cioe' che voi non avete avversari ma nemici. Lei
    ricorda un sindaco che, secondo lei, e' stato eletto dai voti dei
    tassisti e della vecchia borghesia nera. Chissa' dove erano costoro
    quando governava Veltroni! Improvvisamente si sono centuplicati per
    far vincere Alemanno. Ma perche' non pensa e riflette al perche'
    Veltroni e la sinistra a Roma e nell'Italia tutta, abbia preso e
    continua a prendere tutte queste batoste? Ci sara' o no una ragione?
    Ah, gia'!, gli italiani adesso sono tutti scemi. Sono intelligenti
    soltanto quando votano voi. Ebbene, preferiscono essere scemi che
    farsi prendere per i fondelli da una sinistra scellerata che si sta
    autoestinguendo.
    Per ricordarle la sua partigianeria, arrivo agli anni 70, quando lei
    mi ricorda il fascismo violento di quegli anni. Se lei non fosse
    comunista, ma cronista, condannerebbe quegli anni bui per l'Italia. Ma
    lei queste cose le conosce soltanto per sentito dire, mentre io
    attaccavo manifesti la notte (e lo sa per chi? per la sinistra..., ma
    lo dico sommessamente, perche' oggi me ne vergogno). Lei dimentica
    quanti morti ci sono stati dall'una e dall'altra parte, erano poveri
    ragazzi che si sono ammazzati fra di loro per dare linfa all'attuale
    classe politica, sia di destra, di centro e di sinistra.
    La mia lettera non le e' mai arrivata perche non l'ho mai spedita, era
    solo un titolo al mio articolo. Confidavo, pero', che il tam tam di
    internet la portasse a destinazione e me ne compiaccio. Quando lei mi
    parla degli inviti anonimi ad occuparsi di altro, che riceve ogni
    volta che scrive di mafia o commistione tra politica e criminalita',
    le voglio ricordare che ho letto il suo articolo e sentito il suo nome
    per la prima volta su "Fascio e martello", e ho deciso di risponderle.
    Ignoranza mia, naturalmente, ma io sto fuori dai giornali e dalla
    cronaca. Se lei si occupa anche di questi argomenti in modo serio e
    professionale, trovera' in me sempre un sostenitore, mai un censore.
    Per finire il discorso, Signor Orsatti, Le vorrei ricordare che sto in
    Bulgaria da pensionato e finalmente rilassato, tant'e' che l'ho
    invitata a venirmi a trovare per visitare insieme questo bellissimo
    paese e come l'hanno ridotto i suoi amici. La lontananza dall'Italia,
    purtroppo, non posso godermela, perche' amo il mio paese e mi
    rattristano i problemi attuali. Spero che anche questa volta non
    diate, voi della sinistra, a Berlusconi la colpa di avere messo in
    crisi non solo l'Italia ma tutto il mondo. Nel 2001 le torri gemelle,
    nel 2008 la depressione mondiale, vuoi vedere che tra le migliaia di
    delitti di cui e' incriminato, porti pure jella?
    Sempre a Sua disposizione, e vorrei avere il piacere di leggerla
    ancora, spero per spronarLa e non per contestarLa. Cordialita' da "u
    fissa".

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  3. Una precisazione. Mai stato comunista, o iscritto a un partito comunista. Di sinistra si, ma di quell'area ecopacifista nata dai movimenti a cavallo fra gli anni 70 e 80. La differenza c'è e non è poca. Mai stato "veltroniano" e francamente quello che vedo a "sinistra" oggi (dal Pd fino a Rifondazione) mi deprime abbastanza e me ne tengo a debita distanza. Sulla questione tassisti le ricordo che la lobby esprime circa 50.000 voti a Roma, fra diretti interessati, indotto e parenti. E per la prima volta nella storia della capitale c'è stata un'indicazione di voto netta su Alemanno. A Roma Rutelli poi è stato puntito dall'astensione. Ne è prova l'elezione di Zingaretti alla provincia.
    Faccio il cronista (anche quando "la butto in caciara" con i miei corsivi sull'Era Alemanna) e il mestiere non l'ho imparato in qualche università ma grazie alla gavetta e consumando scarpe.
    un saluto
    Pietro Orsatti

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  4. Dopo il politico Orsatti, in questo botta e risposta a distanza,
    intravvedo adesso anche l'uomo Orsatti, e questo mi fa piacere,
    perche' nel dialogo riusciamo a tirare fuori il meglio e l'umanita'
    che a volte rimane inespressa dentro di noi. Anche se possono sembrare
    parole di circostanza, le auguro sinceramente un Buon Natale e buon
    proseguimento di lavoro contro tutte le mafie e tutte le tirannie, che
    si nascondono ovunque, sinistra centro e destra, e delle quali siamo,
    comunque, vittime. Un saluto cordiale da "u fissa".

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