lunedì 19 ottobre 2009

10 settembre: si ricomincia

Sei mesi di silenzio. Gli amici piu’ stretti sapevano, altri avranno pensato chissa’ cosa. Sono stati sei mesi intensi volti all’impianto di un’attivita’ che desse un senso alla nostra vita in Bulgaria. Personalmente penso di aver dato piu’ di quanto un uomo debba dare, ricevendone in cambio solo briciole, ma questo e’ un altro discorso. Avendo al mio fianco, pero’, una compagna ancora giovane, ritengo giusto che quest’ultima possa avere, anche lei, l’opportunita’ di raccogliere i frutti del suo lavoro e la speranza, ancorche’ lontana, di un’indipendenza economica. Le auguro solamente che la fortuna un giorno cali su di lei per darle quel bacio che a me ha sempre negato. Il mio carissimo amico Gianni Ioannilli sostiene, infatti, che la fortuna non solo non e’ cieca ma ci vede benissimo, perche’ se fosse cieca, almeno una volta nella vita ti sbatterebbe addosso, sia pure per errore, invece riesce sempre, anche per un pelo, a scansarti.
Non c’e’ due s
enza tre. Il primo tentativo lo faccio con Agostino, brava persona e bravo cuoco. Si arriva all’inaugurazione del primo ristorante italiano a Pazardjik. Sembra che tutto vada per il verso giusto, ma le speranze sono vanificate dalle esternazioni furiose della socia bulgara di Agostino. Non avevo capito fino a quel momento che i suoi scatti nervosi preludessero a qualcosa che ogni normale essere umano considera psicopatia. Agostino – molto correttamente – mi rimborsa le spese sostenute e continuera’ a sopportarsela, mentre io mi ritiro con buona pace di tutti.
Si fa sotto, poco dopo, un personaggio che avevo conosciuto alcuni mesi prima, presentatomi dall’amico Kiro. Si interessa della vendita di prodotti italiani a Pazardjik e dintorni: caffe’, farina, conserve varie e prodotti dolciari, conosce locali e distributori, organizza cene e mostre culinarie con una dialettica non comune nella promozione dei prodotti che tratta; oltretutto e’ un corregionale, ispira simpatia e gira instancabilmente tutta la citta’. Non ha molto capitale ma conosce tanta gente e distributori dove poter acquistare i prodotti italiani da proporre ai bulgari di Pazardjik. Con Salvo, il quasi paesano in questione, perdo cinque mesi per cercare di aprire un locale che presenta molti problemi per la licenza, spendendo tutto il mio piccolo capitale per le attrezzature. Finalmente si puo’ aprire. Quando dico a Salvo di cominciare a mettere le mani in tasca per l’acquisto delle merci, il bastard
o mi fa perdere un altro mese e mezzo prima di capire che dalle sue tasche non sarebbe mai uscito un lev. Chiudo con lui in malo modo, avendo intuito, finalmente, che gli interessava solo entrare nella mia societa’ per poter legalizzare i suoi commerci fino allora abusivi. Salvo, vaffanculo! Te lo dico su internet in modo che tutti sappiano di chi sei figlio… piccolo malandrino da strapazzo!
Qualche volta anche le ciambelle escono col buco, e cosi’ ecco l’ulteriore occasione che portera’ all’apertura dell’italianska cafe-sladkarniza denominata “Laguna Blu”, in breve il nostro bar-pasticceria italiano, dove – oltre ai desserts freschi – si possono servire bevande analcoliche, caffe’ e annessi, pasta e pizza precotta e sottovuoto, gelato artigianale e prodotti dolciari confezionati.
L’estate di due anni fa, a cena con Renata al Livadite di Dobra Voda’, ci sentiamo sa
lutare con un “buona sera” da Kiro, un ragazzo bulgaro che avevamo conosciuto a Roma in casa di Stoyan e al mio bar. Dopo i convenevoli ci scambiamo i numeri di cellulare e dopo qualche giorno assistiamo anche al suo matrimonio con Sabrina. Nasce con questi ragazzi una calda simpatia che si consolidera’ in amicizia in occasione del loro ritorno definitivo in Bulgaria nel mese di maggio.
Dopo la rottura con il bastardo, si riapre con Kiro e Sabrina un discorso appena accennato l’anno prima, cioe’ l’apertura di un locale che proponga prodotti italiani. E’ l’occasione propizia per non mandare in fumo le speranze e le attrezzature a disposizione. Cosi’ nel breve giro di un mese, il contributo e la pervicacia determinanti di Sabrina nel cercare il locale e sbrigare le pratiche amministrative e la professionalita’ e l’abnegazione di Kiro nell’allestimento, e soprattutto il loro contributo economico, hanno reso possibile l’apertura di “Laguna Blu”.
Il nostro intento e’ di far conoscere ai cittadini di Pazardjik le nostre gustose specialita’ italiane. Per cui proponiamo un ottimo Caffe’ Vero prodotto a Vicenza, il cappuccino italiano, il gelato artigianale creato a Plovdiv da Maurizio e Alessio - due bravissimi gelatieri veneti – con prodotti esclusivamente italiani (anche i cucchiaini in plastica), le pizze, le lasagne, i cannelloni, i ravioli, i panini con salame e mortadella, tutti sottovuoto, preparati a Sofia – sempre con ingredienti italiani – da Bobi che ha appreso quest’arte in Sicilia, e precisamente a Sciacca; per non parlare delle cassate e cannoli siciliani, tiramisu’, panna cotta e profiterol…
Avremo il successo che ci auguriamo? Abbiamo fiducia nel buongusto e intelligenza dei bulgari. Chi non conosce i nostri prodotti si avvicina con cautela e curiosita’, ma quando li assaggia li apprezza e ritorna, i complimenti sono sinceri; i bulgari che hanno soggiornato in Italia arrivano anche loro curiosi e vanno via entusiasti. Nel servizio abbiamo riunito le nostre due culture, cosi’ che mentre serviamo il tri v edno, o il nescafe’ classico, la coca cola con gelato o il gelato con succo di frutta – bevande care ai bulgari – proponiamo anche la nostra orzata o menta al latte, il tropical, il frappe’, il caffe’ freddo o shakerato o il cioccolato caldo che, dopo il primo curioso approccio, n
on disdegnano ma apprezzano. Gli inizi, anche se difficili, sono promettenti ; Renata e Sabrina ce la mettono tutta per accontentare la variegata clientela che ci auguriamo aumenti giorno dopo giorno. Abbiamo gia’ parecchi clienti giornalieri fissi che sicuramente, con il tempo, aumenteranno.
Il primo risultato sorprendente l’abbiamo ottenuto: il locale, dopo appena un mese, e’ diventato luogo di incontro e conversazione di molti italiani qui residenti o turisti e per i bulgari che hanno vissuto in Italia che qui ritrovano tutte quelle buone cose che hanno assaggiato nel nostro Paese, partendo dal cappuccino per arrivare alle lasagne. Siamo i pionieri del gusto italiano a Pazardjik e stiamo correndo tutti i rischi del noviziato; se avremo nervi saldi e una buona dose di ottimismo speriamo - nel tempo - di poterne raccogliere anche I frutti.
E io? A 69 anni l’eta’ e’ dalla mia parte (!) e l’esperienza pure, basta sentirsi bene dentro. Prima linotypista, poi fotocompositore per finire nella gestione di un bar in Italia. Ma la cosa piu’ emozionante e’ rimettersi in gioco in Bulgaria: sono certo che anche qui il gusto made in Italy e la professionalita’ saranno alla fine apprezzati. E tanto mi basta.
dida: foto 1 "Laguna Blu" dall'esterno; foto 2 interno; foto 3 vetrina dei gelati; foto 4 in Bulgaria non esiste inaugurazione senza la benedizione del pope...