domenica 21 dicembre 2014

La Vita in Diretta e i pensionati che fuggono, secondo il vangelo di Franco Puca


Non ho visto La Vita in Diretta del 18 u.s. su Rai 1, né il servizio sui pensionati in fuga trasmesso da Sofia, ma sono stato tirato per i capelli sia per la curiosità che per le proteste della Susy sulla mia bacheca di Facebook. In quest'ultimo periodo sono stato molto impegnato per pratiche di Patronato e per connazionali che approdano a Pazardjik, per i quali avrei già molto da raccontare, ma sono rimasto colpito dalle parole del giornalista ospite della trasmissione, Franco Puca di “Panorama”, che mi costringe a battere sulla tastiera un articolo che avrei volentieri saltato, se questo signore non avesse toccato un “tasto” molto delicato: rimproverare i pensionati che fuggono perché quei soldi che noi spendiamo in Bulgaria sarebbero stati spesi meglio in Italia per aiutare i giovani.

Vediamo due vecchie signore, una seduta su una sedia a vendere bigiotteria su un marciapiede e l'altra ospite della trasmissione, ambedue sgorganti bontà e tenerezza, che non fa affatto male proprio adesso che siamo nel periodo natalizio. Raccontano le loro vicissitudini e commuove soprattutto il loro sorriso. Ma il servizio è incentrato soprattutto sul pensionato Fausto Argenti, che avendo visitato la Bulgaria, ha deciso di tornarci presto definitivamente per un desiderio di vita migliore di quanto potrebbe esserlo in Italia. Certamente quello del signor Fausto, pensionato a 1.930 euro lordi di pensione, con la previsione di prenderne circa 2.650 trasferendosi in Bulgaria e lasciando la moglie ancora al lavoro, ma che sicuramente un giorno prenderà un'altra buona pensione che si aggiunge ai 2.650, non è stato l'esempio più azzeccato e lampante della situazione in cui si trovano oggi milioni di pensionati in Italia, ma la pensione del signor Fausto e quella futura della moglie, non sono un regalo che l'Inps fa ai pensionati, ma una parte di quello che questi signori hanno versato per anni all'Inps, che possiamo definire anche come lo Stato. Quindi, che male c'è a volersene andare per incrementare in un'altra nazione il valore dei sacrifici fatti in tanti anni? Probabilmente quei soldi che risparmieranno in Bulgaria saranno utili per aiutare i figli che restano in Italia.

Ma se consideriamo la situazione pensionistica di tante altre persone che si sono trasferite o che vogliono trasferirsi in Bulgaria o in qualsiasi altra parte del mondo dove possono vivere meglio, di cosa si dovrebbero vergognare queste persone, secondo il signor Puca? Adesso parlo, non più di pensioni sopra i duemila euro ma di pensioni che partono da 700 euro e che arrivano a 1.000-1.200 euro. Secondo il signor Puca, che ho visto ancora giovane (anche se con qualche capello bianco) e tante cose le dovrà capire, queste persone fanno male a scappare dall'Italia, perché portano via ricchezza che potrebbe essere utile per i giovani, dato che circolerebbe più denaro quindi il denaro crea consumo e il consumo crea lavoro e così tutto, secondo il Puca, andrebbe meglio.

Signor Puca, posso darti del tu? Sì?... Allora vaffanbagno!!! Perché prima di parlare dovresti accendere il cervello. Hai mai pensato come vivrebbero oggi in Italia tutti questi “felici” disgraziati che si sono trasferiti in Bulgaria? Andrebbero ad aumentare l'indice di povertà che si alza ogni giorno di più. Ed essere poveri a settanta e passa anni non è come essere disoccupati a venti. Qui siamo venuti a ricrearci quel po' di serenità e di tranquillità che avrebbe dovuto darci lo Stato e che invece non è in grado di fare. E quando lo Stato non è in grado di darmi, dopo i miei cinquant'anni di lavoro, non il benessere, ma una serena vecchiaia, non dovrei neanche chiamarlo Patria, invece da vecchio stupido idealista, continuo ad amare questa terra alla quale ho dato tanto e che mi ripaga a calci in culo. E io e tanti altri siamo anche fortunati, perché centinaia e centinaia di noi, lavoratori e imprenditori, si sono ammazzati per la vergogna. E quando siamo partiti, nessuno di noi, è partito allegramente, perché essere costretti a cambiar vita alla nostra età non è uno scherzo ma un dramma.

E un'altra cosa ancora vorrei dirti, caro Puca: prima di dire cazzate, informati! In Bulgaria si lavora 40 ore a settimana, non 48. In quanto allo stipendio, invece, hai ragione. Questi poveri bulgari lavorano per quattro soldi e il costo della vita permette a noi di vivere qui. Ma non hai calcolato che, a parte le ruberie e la corruzione, per le quali la Bulgaria è subito seconda dopo l'Italia, questa è una nazione uscita a pezzi dal comunismo e che lentamente va riprendendosi. Se poi dovessi aver bisogno di curarti ti consiglio caldamente la Bulgaria dove mi hanno felicemente curato un tumore alla vescica senza spendere un soldo e dove forse in Italia sarei ancora in lista di attesa. Hai mai sentito parlare di amputazione della gamba sana al posto di quella malata, o morire per essersi rotti un braccio? Questo, come tanti altri casi di malasanità, avviene in Italia, così come anche in Bulgaria, ma sicuramente la Bulgaria non è la Cina o l'India, ma Europa, quell'Europa povera che permette a noi italiani, di vivere decorosamente. In quanto al freddo e al gelo, sbagli ancora e Sgarbi ti direbbe che sei capra capra capra. Il freddo e il gelo, così come il caldo, è né più né meno che quello dell'Italia e forse meno.

Vorrei dare un'ultima risposta alle corbellerie che hai detto, e cioè che viviamo qui senza un briciolo di affetto e di cultura. A parte l'affetto per i parenti e gli amici più cari che abbiamo lasciato, qui si trova gente che se ti apprezza e ti stima ti dà anche l'anima, e in quanto a generosità e affetto non ha nulla da invidiare alla nostra gente del sud. Per la cultura, poi, se ti riferisci a cultura antica, questo è un popolo millenario dove ancora si trovano resti di antiche civiltà trace e romane che vengono gelosamente conservate; se invece ti riferisci alla cultura moderna non hanno niente da invidiare non all'Italia ma all'Europa. Se poi il paragone dovessero farlo su di te, sarebbero tutti dei geni. Vedi, caro Puca, tu non sei un fesso perché resti in Italia, sei un idiota perché parli senza sapere. Fortunatamente in diretta le risposte giuste te le ha date Stefano Zurlo. Se vuoi documentarti meglio, vieni in Bulgaria, ti accompagnerò io tenendoti per le orecchie.