giovedì 18 luglio 2013

Perché vergognarsi?...

Perché vergognarsi se, in media, una donna al giorno muore ammazzata, vittima di stalking da parte di mariti, fidanzati e pazzi in libertà, che decidono come e quando far fuori la vittima designata, e dopo piangere perché si poteva evitare?

Perché vergognarsi se quasi giornalmente degli innocenti vengono falciati sulle strade da auto pirata, che otto volte su dieci sono guidate da romeni, magrebini, moldavi, zingari e clandestini ubriachi e drogati, che il giorno dopo continuano a circolare liberamente sulle nostre strade?

Perché vergognarsi se un’antichissima banca toscana, diretta da sinistrorsi ladri truffatori e delinquenti vestiti da manager, va sull’orlo del fallimento e lo Stato la salva dalla bancarotta con i soldi degli italiani, mentre dei colpevoli non si sa niente?

Perché vergognarsi se due nostri governi inetti e imbelli, dopo 17 mesi, lasciano ancora in mano al governo indiano due nostri fucilieri innocenti, che svolgevano il loro compito con responsabilità al servizio dello Stato e della comunità internazionale? Perché vergognarsi se tutta la vicenda è stata affidata a ministri incapaci e incompetenti di diritto internazionale?

Perché vergognarsi se, in barba ai diritti dei rifugiati e ai diritti per l’infanzia, in soli tre giorni siamo riusciti a consegnare una mamma con una bambina di sei anni , nelle mani di uno Stato considerato canaglia, quando circolano sul nostro territorio clandestini con decine di fogli di via? Perché vergognarsi se un console kazako entra ed esce dalle nostre questure facendo il brutto e cattivo tempo?

Perché vergognarsi di essere considerati meticci da una ministra congolese naturalizzata italiana? E perché vergognarsi se è un’incompetente e non conosce le nostre leggi? In fin dei conti lei era solo un’oculista e le è stato conferito questo incarico perché si integri ulteriormente nel tessuto sociale e linguistico e perché la sinistra dimostri al mondo che non siamo un popolo razzista.

Perché vergognarsi se politici ciarlatani che hanno rubato milioni di euro, rei confessi, invece di marcire in galera buttando le chiavi, scontano le loro malefatte nei conventi o ai domiciliari, mentre una pensionata di 80 anni che ruba per 20 euro in un supermercato, invece di essere aiutata perché non riesce a sopravvivere, viene condannata a due mesi e mezzo?

Perché vergognarsi se una Presidente della Camera dei Deputati vuole vietare la manifestazione di Miss Italia? A suo giudizio è molto meglio partecipare al Gay Pride con allegra sfilata di inguardabili culi froceschi piuttosto che le meravigliose fattezze muliebri di bellissime ragazze in costume. De gustibus… Se poi, nell’agenda parlamentare ha la precedenza il matrimonio tra gay o la casa agli zingari, invece che l’occupazione, la ripresa economica, il sostegno alle imprese e ai pensionati che non riescono a sopravvivere, la legge elettorale e le riforme costituzionali, allora se pensate ancora che l’Italia abbia bisogno di questa gente, continuate a votarla.

Perché vergognarsi se non si trovano i soldi per abolire l’Imu e non aumentare l’Iva? Se sommiamo tutte le spese inutili, i privilegi dei politici e non, gli stipendi faraonici, il dimezzamento del Parlamento, il finanziamento pubblico ai partiti, la corruzione, l’evasione, le province, i consiglieri vari che non consigliano e costano, gli enti e baracconi politici inutili, ecc. ecc. ecc., non dovremmo far finta di andare a cercare i soldi per l’Imu e l’Iva, ma ne avremmo a iosa per rimettere in sesto l’Italia.

Per concludere, perché vergognarsi? Caro connazionale, corregionale o concittadino, questa gente è stata votata dal popolo italiano, o almeno da quelli (ancora in maggioranza) che hanno votato, e ogni popolo ha il governo che si merita. Quindi, pensiamoci bene la prossima volta. Riguardo alla mia persona, mi ritengo un fortunato, perché ho avuto la possibilità di poter emigrare in Bulgaria, dove ancora si riesce a vivere decorosamente con una pensione di mille euro. A chi ancora può, consiglio vivamente di guardarsi intorno e cercare il posto dove poter trascorrere serenamente la vecchiaia. L’attaccamento e l’amore per l’Italia è forte, né ce lo può affievolire questa funesta classe politica, ma la vera Patria è il luogo che ci permette di vivere tranquilli e in modo dignitoso – se il Padreterno ci assiste anche con la salute – gli anni che ci rimangono.

Renata, la mia compagna polacca – ma con un profondo amore per l’Italia – è quotidianamente incazzata guardando in Tv, dalla Bulgaria, quello che succede in casa nostra, mentre io sono pacato e distaccato. Lei, poverina, che non si è integrata culturalmente al nostro modo di vivere e di pensare, si domanda continuamente perché gli italiani non scendono in piazza per cancellare questo sistema e questa classe politica, come hanno fatto loro in Polonia. Non ha ancora capito che noi abbiamo un modo tutto nostro di protestare, anche vigorosamente: su Facebook, su Twitter o sui giornali on line, e che per scendere in piazza bisognerà aspettare che l’Italia pallonara rivinca un giorno i mondiali o anche gli europei.