venerdì 20 marzo 2009

Si chiude una porta e si apre un portone

Siamo all’epilogo. Domani il Congresso di Alleanza Nazionale sancira’ l’ingresso della stessa nel Popolo della Liberta’. E’ il naturale coronamento di un sogno che Gianfranco Fini ha cullato per moltissimi anni, guidando Alleanza Nazionale da vero e impareggiabile capitano. Il cammino e’ stato lungo e talvolta irto dei mille ostacoli frapposti anche dai compagni di percorso, nostalgici di ideologie superate dalla storia. Fini ha rinnegato un passato che non appartiene piu’ agli interessi e agli ideali di un’Italia proiettata a pieno titolo verso l’Europa.
La fusione di Forza Italia e Alleanza Nazionale nel Pdl, sara’ la carta vincente di un giovane e forte partito di centro, alleato con un partito storico, che rappresenta oggi i valori della destra moderna e democratica. Il popolo italiano, nelle elezioni di un anno fa, ha dato fiducia a questo progetto di fusione e al programma di governo. Questa operazione fara’ si’ che avremo un unico grande, forte, partito unico che governera’ l’Italia ancora per molti anni, dimostrando agli italiani che le parole volano ma i fatti e le opere restano.
I soliti imbecilli denigratori sinistrorsi hanno sbandierato, malevolmente, che questa operazione si puo’ definire una annessione. Cercano – ma saranno sbugiardati – di mettere zizzania tra i componenti dei due partiti, come saranno ripartite le cariche, chi deterra’ il vero comando e chi dovra’ obbedire, a chi toccheranno le poltrone e a chi le sedie, ecc. ecc.
Non hanno capito niente. Analizzano gli avvenimenti, in casa d’altri, come fossero i loro, usando lo stesso metodo e lo stesso metro, questi sono gli eredi del vecchio centralismo democratico comunista, quando il centralismo democratico, sulla carta, non corrispondeva mai alla vera realta’ democratica.
Questi due partiti, uniti nel Pdl, porteranno ognuno, in modo paritario, le proprie esperienze, valori sociali, valori etici, valori di liberta’, principi economici, ideali che vieppiu’ li accomuneranno ancor che dividerli. Berlusconi e Fini, con il loro carisma, saranno il collante valido ad unire tutti, per risolvere i problemi che, insieme al mondo intero, affliggono questa povera nostra Italia, e onoreranno il mandato che ha dato loro l’Italia, sicuramente molto meglio della sinistra di Prodi con quell’accozzaglia di partiti e partitini che le elezioni hanno spazzato via, ma che la Rai continua ancora a propinarci, con le loro verita’, in rappresentanza di nessuno.

giovedì 19 marzo 2009

Lettera a mio padre

Ciao papa’,
buon onomastico e buon compleanno! Purtroppo per me, oggi li festeggi in cielo, ma sei in ottima compagnia, con mamma che – anche lei – festeggia S. Giuseppe, e gli angeli intorno ad aiutarvi a spegnere le candeline. Oggi sarebbero stati cento anni e avremmo festeggiato insieme anche il tuo onomastico, ti avremmo fatto una bella festa, ma tu – testone come sempre – non hai voluto aspettare andando a raggiungere la compagna di una lunga vita, mamma, che ti ha preceduto di quattro anni.
Sono passati quindici mesi ma per me e’ come fosse ieri. Tante cose ce le siamo dette, ma tante altre avrei voluto dirtene. Avrei voluto spiegarti le cose che non riuscivi a capire, i motivi della mia partenza. Oggi mi rimane il rammarico del silenzio. Ma custodisco gelosamente e ascolto le tue parole e gli aneddoti della tua vita, che registravo di nascosto mentre tu raccontavi.
Adesso, da lassu’, per voi non esistono piu’ segreti; insieme a mamma, certamente sapete quanto vi ho amati e quanto mi mancate. E se talvolta ho mancato nei vostri riguardi, di sicuro il vostro amore mi avra’ gia’ perdonato.
Oggi e’ anche la festa del papa’. Ma per me, che non sono stato un buon padre, c’e’ oggi dolore e lacrime. Lascio a te da lassu’, caro nonno, il compito di guardare e proteggere i tuoi amati nipoti pregandoti di mandare un particolare celeste-augurio anche a Pino.

mercoledì 4 marzo 2009

Davide ammazza Golia

Vi sara’ accaduto molte volte, vedendo un film, di dovervi schierare dalla parte del buono o dalla parte del cattivo. Qualsiasi persona “normale” generalmente tifa sempre dalla parte del buono, che – guarda il caso – e’ sempre il piu’ debole, il piu’ simpatico, quello che si vorrebbe vivo alla fine del film, dopo aver castigato il cattivo di turno, il potente, l’arrogante. Ebbene, tra ieri e oggi, mi sembra di aver assistito a due film del genere.
Ieri sera in Lazio-Juventus, dopo aver visto, nel primo tempo, una Lazio che ha dovuto subire un gol e il gioco della Juve, nel secondo tempo ha ritrovato la propria dignita’ mettendo alle corde la Juve – certamente con un organico molto piu’ forte – segnando due gol che le hanno permesso di vincere l’incontro di andata di Coppa Italia. Per il ritorno la partita sara’ tutta da giocare.
Questa sera in Sampdoria-Inter abbiamo visto un altro film dello stesso genere, dove, pero’, la sceneggiatura e’ completamente cambiata. Questa volta il gigante cattivo e’ stato subito buttato nella polvere (sarebbe meglio dire nell’acqua!). La tracotanza di Mourinho e di questa Inter che, dopo le dichiarazioni quantomeno improprie del suo allenatore, ancora continua a difenderlo, facendo capire a tutti che sono della stessa pasta, sono state umiliate da una normalissima squadra (ancorche’ tra le sue file abbia un Cassano oggi super), che si e’ presentata con l’orgoglio e la dignita’ di vender cara la pelle.
Nel primo tempo un secco 3-0 ha ancora una volta messo in luce le immense qualita’ di Cassano, un giocatore che ho sempre criticato perche’ (per me) senza cervello. Invece, finalmente (spero per lui), ha rimesso tutti i pezzi al loro posto e sta esplodendo. Nel secondo tempo, in dieci e anche per la grande bravura di Castellazzi e l’impegno di tutti i giocatori, la Samp e’ riuscita a contenere la valanga che si abbatteva su di lei.
Sono proprio contento, si’, sono proprio contento. Non sono tifoso della Samp, ma questa sera la sua vittoria eclatante, mi ha tirato su il morale. In un mondo fatto di tanti Golia che giornalmente abbattono tantissimi Davide, se qualche volta succede il contrario, penso sia lecito esserne felici.
E stasera sono proprio felice!! Lo so, 
mi accontento di poco, ma mi basta. 

domenica 1 marzo 2009

Dalla Bulgaria con amore...

Trentadue mesi di residenza in Bulgaria. Passeggio per Pazardzhik e mentre cammino percorro con il pensiero tutti i giorni trascorsi qui. La giornata oggi, domenica 1 marzo, e’ primaverile, con una temperatura di 15 gradi e un sole che mi riscalda e mi accarezza mentre i passi, pigramente, mi portano verso il centro. In giro tanta gente che approfitta del giorno festivo per godere del primo tepore dopo tanti giorni di temperature rigide. Oggi in Bulgaria e’ una giornata particolare: ricorre Baba Marta, una festa a meta’ tra l’inverno che va via e la primavera che sta per arrivare.
Si usa regalare agli amici, ai parenti e in genere alle persone cui si vuole bene una marteniza, simbolo augurale di pace, salute, amore e benessere. Due fili di lana, uno bianco e uno rosso, intrecciati e legati da un unico filo biancorosso. La fantasia poi li abbellisce e li impreziosisce facendone anche dei pupazzetti. La tradizione vuole che si debbano portare al polso sinistro fin quando non si vede la prima cicogna, solo allora si toglie e si lega a un ramo di albero. Naturalmente qui abbiamo ancora la fortuna di vedere le cicogne e vederle anche nidificare.
Continuo a fare, mentre cammino, un bilancio mentale di questa mia permanenza e debbo confessare, sinceramente, che e’ molto positivo. Qui, per quanti sforzi facciano gli amministratori locali, ci vorra’ molto tempo perche’ questa citta’ diventi invivibile. Non presumo, con cio’, dire che vogliano deliberatamente renderla invivibile, ma sara’ la naturale conseguenza dei barlumi di occidentalizzazione che si intravvedono, laddove occidentalizzazione, progresso, capitalismo e consumismo non corrispondono per forza a miglior qualita’ della vita.
Tra un carretto trainato da un cavallo (esclusiva quasi precipua degli zingari) e un’automobile che passa lasciando una striscia di fumo nero, preferisco ancora la puzza di cacca del cavallo e dello zingaro.
Di sicuro in Bulgaria sono avanti all’Italia nella gestione dei semafori, sia per l’efficienza che per l’onesta’. E’ ancora viva in Italia la protesta per i semafori “intelligenti” che molti Comuni hanno installato, piu’ per truffare il cittadino che per aiutarlo nello snellimento del traffico. In Bulgaria, quasi tutti i semafori sono installati con il display, che indica quanto tempo dura il verde o il rosso e minuto per minuto scende fino a dare via libera. L’automobilista non deve far altro che rispettare il tempo di partenza senza problemi particolari. Non e’ che qui gli amministratori siano piu’ stupidi dei nostri, forse sono un po’ piu’ onesti. Speriamo che l’esempio dell’Italia non valga, tra qualche anno, anche per i sindaci bulgari! L’occasione (e la tecnologia) fa l’uomo ladro.
Qualcosa, invece, di cui sento la mancanza, e’ la carta. Per carita’, la citta’ e’ piena di chioschi che vendono giornali e carta ce n’e’ tanta. Intendo la carta per gli alimenti. Qui stanno indietro anni luce. Il solo involucro in uso, dappertutto, e’ la busta di plastica, e di questa ti riempiono fino all’inverosimile; qualsiasi cosa compri ti vogliono dare una busta. Io moltissime volte le rifiuto per non riempire casa. In qualsiasi negozio di alimentari o di carne se chiedi tre etti di formaggio a taglio o compri quattro bistecche, tutto va a finire dentro la busta di plastica, una per ogni tipo di alimento. La cosa positiva e’ che non si pagano, ma non parliamo di igiene, per carita’! E poi tutta questa plastica in quanto tempo si smaltira’? Speriamo che almeno su queste problematiche, l’Europa possa essere d’aiuto al cittadino bulgaro. (Per inciso, il bustone con la pubblicita’ nei supermercati si paga e anche caro, a dimostrazione che le multinazionali seguono tutte lo stesso metro di valutazione. Ma perche’ nessuno organizza uno sciopero nei supermercati? Non compreremo i vostri prodotti finche’ non ci rimborsate per la pubblicita’ che vi facciamo andando in giro con le vostre buste!!! Ma questa e’ pura utopia).
Una cosa, invece, mi fa sorridere e mi fa rabbia nello stesso tempo. Qui il proprietario o la proprietaria di un locale (in special modo caffe’ e ristoranti) difficilmente la si puo’ trovare a fare il caffe’ o servire i clienti. Ritengono la cosa indecorosa e umiliante. E allora tutti cercano cameriere o camerieri per questo servizio, con aggravio di costi molte volte inutile. Tengono soprattutto al rango, dopo che per una vita intera hanno dovuto piegare la testa e dire sempre si’. Poverini! Quando capiranno che l’interesse primario del proprietario e’ di soddisfare il cliente che porta i soldini, solo allora entreranno nell’ottica vera del commercio. Molti, tuttora, non conoscono il nostro vecchio proverbio che “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo”.
E comunque, a parte le migliaia di problemi da risolvere, mentre continuo la mia passeggiata, un piccolo sorriso m’increspa il viso. Fino ad oggi si riesce a vivere a dimensione d’uomo e mi auguro che duri ancora un po’ di tempo, perche’ non appena arriva il “grande progresso”, la globalizzazione e tutte le diavolerie collegate, anche gli amici bulgari dovranno correre.