sabato 26 luglio 2014

Dimitar Kamenov e il suo amore per Pazardjik


A cento anni dalla nascita - il 23 luglio 1914 - si è svolta a Pazardjik la cerimonia commemorativa del pittore Dimitar Kamenov, indimenticato maestro che ha raffigurato e dipinto luoghi, angoli e momenti della città di Pazardjik in tutte le sue sfumature dagli anni 50 agli anni 80. L’evento si è svolto presso la Galleria d’Arte Stanislav Dospevski, con la mostra di 59 dipinti del maestro, facenti parte della collezione privata della figlia Antonia. La mostra resterà aperta fino al 23 agosto.

E’ stata una vera giornata di festa per la partecipazione molto numerosa di un pubblico commosso che ancora ricorda con affetto l’artista e le sue opere, e per la presenza di molti artisti che hanno voluto rendere omaggio a Kamenov. Ho conosciuto virtualmente su Fb, qualche anno fa, la figlia Antonia, che risiede da 27 anni in Italia e mi parlava del padre e delle sue opere, che io non conoscevo. Così ho acconsentito volentieri all’invito a visitare la mostra, fattomi dalla stessa quando ci siamo incontrati, finalmente, qualche giorno prima al caffè Dolce Vita.

Visitando la mostra e guardando i suoi dipinti, mi sono sentito molto vicino a quest’uomo, non per l’arte in sé ma per l’amore che ci accomuna a Pazardjik. Non c’è angolo della Pazardjik dei suoi tempi che Kamenov non abbia impresso sulla tela, pur non essendo nativo della città. Così è stata la mia impressione quando, otto anni or sono, ho visto per la prima volta Pazardjik. All’amico che, titubante, mi domandava se mi piacesse, risposi che non mi sarei più mosso da qui. Una città tranquilla, a misura d’uomo, immersa nel verde, traffico quanto basta, a 35 km da Plovdiv e 100 dalla capitale Sofia, dove l’inverno è sopportabile e l’estate ancora respirabile, cosa si può volere di più? E Dimitar Kamenov, già ai suoi tempi, forse l’aveva intuito eleggendola a proprio domicilio nella vita e nella pittura, lui che era nato a Stavertzi (Pleven), un piccolo paesino nel nord della Bulgaria.

Pur avendo poi, nel corso della vita, acquisito fama e notorietà, non volle mai allontanarsi da Pazardjik, dove insegnò pittura dal 1956 al 1970. Pur negli anni difficili della cortina di ferro, visita la Siria, Napoli e Istanbul, luoghi che immortalò anche nei suoi quadri. E’ stato un artista di una prolificità disarmante e ha tenuto moltissime mostre in esposizioni nazionali e private. E’ morto a Pazardjik il 26 novembre 1991, lasciando un ricchissimo patrimonio culturale, gestito dalla figlia Antonia Kamenova, che tiene sempre acceso e vivido il ricordo del grande padre e del suo amore per Pazardjik.

Di seguito una panoramica della mostra e delle opere:




















martedì 22 luglio 2014

Pensione lorda per i residenti italiani in Bulgaria e arretrati quando arriveranno

Dopo otto mesi, per l’interessamento in primis della “Fondazione di Italiani e Amici dell’Italia in Bulgaria”, e in secundis per il sollecito interesse e i buoni uffici della Signora Cristiana Santulli, che vorrei ringraziare pubblicamente per la sua sensibilità e disponibilità, ho potuto incassare la mia pensione in Bulgaria esente da gravami fiscali. In verità avrei potuto richiederla già otto anni fa, ma l’assenza di informazioni da parte delle istituzioni, ha fatto sì che solo nel dicembre scorso abbia chiesto ciò che era mio diritto già allora. Con la possibilità, però, di richiedere al Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara gli arretrati di Irpef di 48 mesi, equivalenti a 4 anni. Cosa che ho fatto in data 6 dicembre 2013. Perdurando il silenzio, in data 10 luglio mi sono permesso di scrivere una lettera per avere notizie della mia richiesta e sollecitare nel contempo la pratica. Ecco la lettera:

“Spett.le Centro Operativo Agenzia delle Entrate di Pescara,
in data 6 dicembre 2013 Vi ho spedito tutta la documentazione relativa alla pratica per la detassazione della mia pensione in Bulgaria, così come all’Inps di Roma. Mentre è stata già accettata la mia richiesta da parte dell’Inps, per cui dal mese di agosto riceverò quanto richiesto, da parte Vostra non ho ricevuto comunicazione alcuna, mentre mi risulta che la documentazione è stata da Voi ricevuta in data 19 dicembre 2013.
“Forse a Voi interesserà poco, ma vorrei in breve raccontarVi la mia storia.
“Sono arrivato in Bulgaria nel giugno del 2006 perché con 820 euro di pensione mi sarebbe stato impossibile vivere in Italia da persona normale. Questo è stato l’ultimo scherzo che mi ha fatto lo Stato, dopo 50 anni di lavoro e 40 di contributi, gli altri 10 persi per strada. Quando sono andato all’Ambasciata per iscrivermi all’Aire nessuno mi ha detto quali sarebbero stati da quel momento i miei diritti e doveri. Per avere diritto all’assistenza sanitaria bulgara ho pagato per tre anni, finché un giorno, quello che dovevano comunicarmi le istituzioni, l’ho appreso in internet in un forum sulla Bulgaria, e cioè che bastava che la nostra Asl compilasse un modulo che avrei dovuto presentare alla Asl bulgara per avere l’assistenza gratuita come pensionato anche in Bulgaria. Infine, dopo sette anni, sempre su internet, so di una convenzione tra Italia e Bulgaria, in base alla quale posso chiedere la detassazione della mia pensione. Adesso che Cretinetti (che sarei io) viene a saperlo, si accorge però che lo Stato gli ha fregato altri tre anni di detassazione, perché posso chiedere il rimborso solo degli ultimi quattro anni. Ringrazio sentitamente lo Stato e compilo tutta la documentazione necessaria sia per l’Inps che per l’Agenzia delle Entrate. Oggi finalmente l’Inps mi riconosce il diritto e da agosto finalmente avrò il dovuto. Rimane soltanto la risposta, alla quale tengo di più, dell’Agenzia delle Entrate. 
"La mia domanda è: pensate di potermi dare una risposta affermativa, seguita da un bonifico del quale Vi do le coordinate, prima che renda l’anima a Dio? Ho 73 anni e ho appena finito di superare un tumore alla vescica, sempre ringraziando la Provvidenza. Ma alla mia età ogni giorno che passa è sempre più difficile andare avanti e i soldi servono per cure, medicine, e perché no?, dovrebbero servire anche per vivere meglio (perché per me questi arretrati, anche se sono poche migliaia di euro, valgono molto) e non voglio regalarli allo Stato, che già di angherie me ne ha fatte tante. Volete essere anche Voi corresponsabili? RicordateVi che la vita è una ruota e il male che si fa prima o poi ritorna. Sono passati sette mesi dalla mia lettera e nessuno si degna di una risposta, ma in che Paese ho vissuto?“Spero di trovare un Uomo che possa darmi notizie e che ringrazierò infinitamente. Nel contempo scrivo qui sotto le coordinate della Banca presso la quale spedire quanto di mia spettanza. Grazie. Antonio Tutino.”

In verità, la risposta è stata sollecita, perché il 18 luglio mi è arrivata una e-mail che ha accelerato i battiti del mio vecchio cuore, smorzati subito dopo alla lettura della risposta:

“Gentile Sig. Tutino, in riscontro  alla  richiesta in calce, si fa presente che l’Ufficio Gestione e Controlli dei contribuenti non residenti sta proseguendo nel piano di recupero dell’arretrato che consentirà ragionevolmente di esitare nel corso del 2015  le istanze, al pari della Sua, prodotte nel 2013. Colgo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.  A…..  M…….”.

Niente di personale, naturalmente, contro la gentile Signora che, con un linguaggio stringato e istituzionale, ha dovuto comunicarmi che per prendere ciò che è di mia spettanza dovrò praticamente attendere due anni, addossando la causa ad un fantomatico piano di recupero dell’arretrato. Le colpe, in questo caso, sono dello Stato, cioè di nessuno, perché in Italia non paga nessuno e perché qualsiasi Renzi arrivi a voler cambiare un sistema e uno Stato fallimentare, cozzerà sempre contro l’acciaio temperato della burocrazia, dell’indolenza e del fannullonismo che ci ha portato ad essere gli ultimi, che non saranno mai primi come nel Vangelo, ma sempre più ultimi ultimi ultimi…

domenica 6 luglio 2014

Iscrizione all'AIRE. Diritti e doveri

Sono passati otto anni dalla mia partenza da Roma destinazione Bulgaria e sette dalla mia iscrizione all’AIRE e finalmente sono riuscito a recuperare in Ambasciata qualcosa di importante per tutti quei connazionali che intendono trasferirsi temporaneamente o risiedere definitivamente all’estero.
Mi sembrava impossibile che a un cittadino italiano che si iscrivesse all’AIRE - che è l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero – non fosse dato anche un piccolo vademecum con le norme più basilari di diritti e doveri che si acquisiscono con il nuovo status. Se ognuno di noi ne fosse già a conoscenza nel momento in cui si iscrive, sicuramente sarebbe uno studioso di diritto internazionale, e siccome questo è improbabile è più facile che paghi l’assicurazione sanitaria per tre anni, come è successo a me pensionato, mentre sarebbe bastato compilare un modulo della Asl di provenienza e consegnarlo a quella bulgara per averne diritto gratuitamente. Io la notizia l’ho appresa nel forum di un sito sulla Bulgaria.
La raccomandazione che faccio a tutti coloro che andranno ad iscriversi all’AIRE è di chiedere se c’è una Guida all’uopo. Mi auguro altresì che l’addetto/a allo sportello per il pubblico se ne ricordi e fornisca all’ignaro almeno il link per accedere al file.
Da parte mia sento il dovere di ringraziare il Console Francesco Maria de Stefani Spadafora, della nostra Ambasciata a Sofia, per avermi pazientemente ascoltato e subito spedito per e-mail la “Guida per gli italiani all’estero – Edizione 2012”, un’elegante brochure on line di 30 pagine, curata dal Ministero dell’Interno, dove ognuno di noi può attingere per sciogliere i mille dubbi che sicuramente ci attanagliano. La Guida è disponibile sul sito web della Direzione Centrale per i Servizi Demografici: www.servizidemografici.interno.it cliccando su AIRE e poi su Documenti.