martedì 29 giugno 2010

Conosci la Bulgaria? Vieni a scoprirla...

Quando, il 16 gennaio 2008, ho aperto questo blog, era (e rimane tuttora) mio intento trovare una valvola di scarico ai miei sentimenti, condivisi certamente da tanti italiani che risiedono all'estero. Il sottotitolo del blog, infatti, recita testualmente “Pensieri e riflessioni in libertà sull'Italia che ho lasciato e sulla Bulgaria che mi ospita”. Mi accorgo, adesso, che il web (per me sempre parola astrusa e difficile) è un contenitore di notizie e una vetrina a cui possono accedere milioni di utenti; così che nel tempo sempre più persone, che per me non esistevano, mi contattano per avere notizie sulla Bulgaria.
Non avrei mai immaginato quanti italiani, oggi, desiderano trovare una soluzione ai loro problemi lontano dall'Italia. A questo proposito, prossimamente vorrei fare un identikit del profilo di questi connazionali che, per i più disparati motivi, vogliono emigrare.
Ho sempre risposto e rispondo a tutti, per quanto di mia conoscenza ed esperienza bulgara, cercando di dare le notizie e le informazioni che ognuno di loro mi richiede, comprendendo bene quali sono dubbi e timori di chi vuole varcare i confini nazionali per avventurarsi in regioni con lingua, cultura, cucina, storia e leggi per noi sconosciute o quanto meno diverse. La Bulgaria, d'altronde – come tutti i Paesi dell'area ex-sovietica – pur così vicina a noi, era tuttavia terra misteriosa. L'ingresso nella Comunità Europea nel 2007, ha aperto un largo varco per tutti i comunitari, siano essi operatori economici che turisti o pensionati in cerca di luoghi dove la pensione sia ancora valido sostegno alla sopravvivenza.
Ieri ho risposto, per la quarta volta, al virtuale amico e connazionale Luciano, ultimo in ordine di tempo a chiedermi informazioni sulla Bulgaria. Riporto qui uno stralcio della e-mail che gli ho inviato, che può essere utile a tanti altri connazionali:
Caro Luciano, … per comprare in Bulgaria vigono le seguenti regole: se vuoi comprare un appartamento non c'è alcun problema; per comprare invece un terreno con o senza casa bisogna costituire in Bulgaria una società uninominale tipo la nostra srl, che qui si chiama OODE, e si intesta tutto alla società. Per costituirla non ci sono problemi. Il costo della costituzione è di circa 550-600 euro. Prima bisognava versare, come da noi in Italia, 5000 leva in banca che poi si potevano ritirare anche dopo 15 giorni, ma dal 1° gennaio non serve più fare questo versamento (bastaun versamento anche di 10 leva). ... 
Per quanto riguarda i costi per casa e terreno, che non è difficile trovare, variano da zona a zona, come da noi. Se sei in un centro cittadino c'è un costo, più ti allontani e più contenuti sono i costi, ma si parla di lontananza che può essere di quattro o cinque chilometri. I paesi, qui, sono differenti dai nostri, perché si estendono molto, dato che tantissime case sono con il terreno accanto. Qui a Pazardjik c'è un avvocato che parla benissimo l'italiano, che ha costituito molte società di connazionali, e col quale si può parlare per chiedere consigli senza aver bisogno di interpreti, quindi se vuoi, ove avessi l'intenzione di venire da queste parti, possiamo andare a parlargli per avere notizie ancor più dettagliate. ...
A questo proposito vorrei qui riportare alcuni siti in lingua italiana che possono fornire altre valide informazioni sulla Bulgaria.
Per primo vorrei citare L'incontro Italia-Bulgaria (clicca qui), portale gestito dall'amico Manuel, residente a Sofia e felicemente sposato con Vania, una meravigliosa signora bulgara. Qui ho avuto modo di conoscere de visu amici virtuali che sono diventati realtà quando Manuel è venuto a trovarmi a Pazardjik con altri forumisti, finendo la giornata con una magnifica cena da Agostino, l'unico ristorante italiano della città. In questo eccellente sito, aperto agli italiani e ai bulgari residenti sia in Italia che in Bulgaria, si trovano utilissime notizie su questa meravigliosa piccola nazione e si può accedere e partecipare al suo interessantissimo forum.
Ulteriori notizie si possono trovare su Bulgaria-Italia (clicca qui), altro bel sito curato dall'Associazione Bulgaria-Italia, particolarmente attento a notizie istituzionali, economiche e di attualità. L'unico neo, non da poco per me, è di essere politicizzato e per giunta di sinistra, ma in questo cerca di camuffarsi bene.
Infine, se vi interessa avvicinarvi alla cucina e pasticceria italo-bulgara (clicca qui) questo blog accontenterà anche i palati più esigenti.
Qualcuno potrebbe pensare che voglio defilarmi... Assolutamente no, anzi! Questi sono siti amici che aiuteranno i connazionali ad allargare la conoscenza della Bulgaria. Io, da parte mia, sarò sempre disponibile a rispondere e – ove possibile – dare un consiglio personale a tutti, sempre... Sono in pensione e, fino a che il Padreterno mi guarderà benevolo, ho tanto tempo a disposizione.

giovedì 24 giugno 2010

Aveva ragione Bartali...




Italia-Slovacchia 2-3 e tutti a casa

… e adesso tocca a noi. Seguendo l'esempio della Francia anche noi nella polvere... Non voglio neanche commentare la figura che abbiamo fatto. In questa squadra si rispecchia esattamente la condizione attuale di questa nostra povera Italia. C'è bisogno di aria nuova, nel calcio così come nella politica. Qui tutto è statico, non c'è rinnovamento, non ci sono nuove idee e quelle nuove che arrivano sono ostacolate dai mille allenatori della politica nostrana. Dell'Italia del pallone, alla fine, mi interessa poco, anche se mi sento tradito; la mia grande preoccupazione resta, purtroppo, la stagnazione cadaverica che regna sovrana nella Nazione, checché ne dica il centro studi della Confindustria. Il grande Gino è sempre più attuale: l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare.
Bisognerebbe rimboccarsi le maniche e ricominciare, ma forse, quando ci decideremo, non ci saranno rimaste neanche quelle.

martedì 22 giugno 2010

Trapattoni-Domenecq atto 2°: La Vendetta

La Francia fuori dal Mondiale al primo turno

Immagino la gioia del Trap, in questo momento, dopo aver assistito all'eliminazione, ad opera di un modestissimo Sud Africa, della tanto osannata Francia di Domenecq, che – complice la traditrice mano di Thierry Henry – ha eliminato l'Irlanda dalla qualificazione ai Mondiali 2010 di calcio.
Qualche volta la giustizia o la vendetta tarda ad arrivare, ma oggi le macumbe di Trapattoni e degli irlandesi tutti penso abbiano raggiunto lo scopo con matematica precisione.
Diciamolo sinceramente... A noi questi galletti vicini di casa sono sempre stati cordialmente antipatici, specialmente con la gestione Domenecq. La sconfitta di oggi della Francia ad opera del Sud Africa, ha determinato l'uscita di entrambe le squadre al primo turno. C'è solo una piccola differenza: mentre il Sud Africa esce dalla competizione a testa alta tra gli applausi, per la Francia oggi c'è solo pianto e stridore di denti. Perché il Vangelo dice che molti sono i chiamati ma pochi gli eletti e questi “cugini” spocchiosi la chiamata l'hanno ottenuta solo con l'inganno.
Non so dove potremo arrivare noi, ma la nostra piccola soddisfazione oggi l'abbiamo ottenuta, vedendo la “grandeur” cadere per prima nella polvere travolgendo anche la tracotanza di questo mister campione di antipatia.

sabato 19 giugno 2010

La "Terra Addormentata" di Adalberto

Il fraterno amico Adalberto Buzzin ha voluto, in una lettera del 12 giugno, spedirmi uno spicchio del suo reportage di viaggio compiuto nel 1999. Il caldo di questi giorni, il clima nel quale si svolge il viaggio, la scorrevole penna dell'Autore e la facilità di lettura, mi spingono a proporre il “pezzo” agli amici che seguono questo blog, certo che apprezzeranno – come me – il racconto e
, a lettura ultimata, si sentiranno più freschi dentro e fuori. Spero che Adalberto, che per natura è altruista, non me ne voglia se permetto di far conoscere anche ad altri avventure, alle quali ognuno di noi, almeno una volta nella vita, vorrebbe partecipare.

In viaggio attraverso la "Terra  Addormentata"
Da Gorizia a Vladivostok nel 1999
Racconta un'antica leggenda che quando Dio creò la Siberia decise di sorvolarla tutta, ma il viaggio fu talmente lungo che dalle dita rattrappite per il freddo caddero inestimabili ricchezze; per impedire che gli uomini ne approfittassero, le ricoprì con un altissimo strato di ghiaccio. La terra addormentata (così le tribù tartare chiamavano la Siberia) si estende per 8.000 km, dagli Urali al Pacifico.

Con la famosa Transiberiana da Mosca a Vladivostok servono più o meno otto giorni, come mezzo secolo fa, muovendosi in direzione opposta al sole lungo sette fusi orari. Nel luglio 1997, alle 3 e 20 del mattino, dal finestrino della Transiberiana osservavo la notte e pensavo che sarebbe stato bello arrivare con delle vetture proprie fino a Vladivostok in inverno: neve, ghiaccio, vento, avventura, mistero e l'emozione della paura. Con degli amici, anche loro amanti dei viaggi, si decide di provarci nel 1999: sponsor, auto, discussioni varie, imprevisti, incomprensioni, lavoro di routine e finalmente siamo pronti. Partiamo a febbraio con due Kangoo Renault: Andrej, Adalberto, Sandro, Alberto, Franco e Stefano, pieni d'entusiasmo e voglia di scoprire. In Bielorussia facciamo tappa a Minsk, a casa di Andrej.
Dopo una giornata di riposo si va a Mosca: sostiamo nella Piazza Rossa, dove incominciamo a fotografare la nostra piccola grande impresa. C'è il sole che ci aspetta sugli Urali, ondeggianti, belli, puliti, armoniosi come i loro tornanti. Mi fermo a scattare alcune foto e respiro quest'aria cristallina, il paesaggio è stupendo: neve. cielo azzurro, qualche camion sgangherato rompe il silenzio, ma tutto intorno c'è un'atmosfera magica. Dobbiamo riprendere la marcia, ma è stato bello isolarsi per alcuni attimi. Per puro caso a Ufa, centro industriale, facciamo conoscenza con un'équipe televisiva russa, che tenta lo stesso raid. Ci raccontano le loro esperienze di viaggio e ci parlano della Russia in generale. Sono simpatici e resteremo assieme fino al lago Bajkal, poi la loro vettura non potrà più proseguire il viaggio, distrutta dalle strade russe. Superati gli Urali, siamo in Asia. Le strade sono perlopiù ghiacciate, ma ogni tanto le troviamo pulite e lanciamo le nostre macchine a una velocità quasi europea.

A Omsk siamo ospiti di personalità legate al mondo della cultura, del commercio, della politica: siamo un po' imbarazzati perché non sappiamo come ricambiare tanta amicizia. Notiamo la sauna privata, belle macchine, cellulari, case belle e spaziose e... potere. In Russia la forbice tra il nuovo ricco ed il vecchio povero si è allargata in modo spaventoso; non esiste il medio, La cosa fa riflettere: potranno continuare così? Lungo il percorso i villaggi sono poveri e malinconici. però riescono a darti emozioni: casette colorate in legno, una babushka cammina nella neve con il suo carico di cose buone, i bambini giocano con la slitta, un cane cerca un po' di cibo, c'è un camino che fuma...
Ci fermiamo a scattare qualche foto, una famiglia ci apre la porta di casa e ci accoglie come vecchi amici offrendoci tè, pane, dolce, biscotti. Quanta ospitalità e generosità da questa povera gente! Regaliamo loro una bottiglia di vino e biscotti italiani. La babushka ci ringrazia di cuore. "Adesso tante persone pensano solo a mettere i soldi in banca - dice - noi siamo contenti di mettere i ricordi nel nostro cuore". Lasciata la casa, in macchina c'è silenzio: quella nonnina, penso, con una frase semplice ma profonda, ci ha toccati dentro. Ogni tanto veniamo fermati da poliziotti, che si lasciano fotografare mettendo in bella mostra i distintivi. Multe prese: due, su quasi 14.000 km: non ci si può proprio lamentare anche perché le cifre da pagare erano due/tremila lire. Arriviamo a Novosibirsk. Anche qui siamo ospiti grazie agli amici della televisione russa. Fa freddo, -20°C, ma la giornata è serena. Girando per la città abbiamo l'occasione dì conoscere i pescatori sul fiume ghiacciato, fotografiamo degli sposi, visitiamo il centro con vecchi simboli del socialismo reale, andiamo a trovare dei missionari italiani.
Quando lasciamo la città la temperatura si è notevolmente abbassata, ma i nostri cuori sono caldi per l'accoglienza ricevuta. Il cielo sembra scuro e minaccioso; involontariamente penso alla pioggia, invece siamo vicini a Kemerovo, zona di miniere, villaggi quasi abbandonati, la gente non prende la paga da diversi mesi, la situazione è drammatica. Lo smog ha sporcato tutto; anche la neve qui non è più bianca. In un piccolo villaggio diamo biscotti, adesivi, collanine e caramelle ai bambini che ci corrono incontro, i loro visi si riempiono di gioia, i nostri cuori di tristezza: fra mezz'ora tutto sarà finito. Noi partiremo e loro resteranno qui a sognare una vita migliore. Speriamo almeno di aver lasciato loro il nostro piccolo ricordo. Strada e ancora strada. Parliamo poco in macchina, scambiamo qualche opinione, chiediamo ai passanti se la direzione è giusta, ma le nostre menti sono assorbite da ciò che vediamo: miseria, visi tristi e rassegnati, case povere, macchine abbandonate, trattori distrutti, bar al limite della decenza, e quella speranza che ormai se n'è andata come un fiocco di neve che toccando il suolo scompare. Le betulle ci fanno compagnia.
Una trojka antica ci rallegra, un vecchio sidecar ci sorpassa e ci saluta. Sono anche queste piccole cose che fanno grande un viaggio. A Krasnojarsk - bella e moderna città - dove i palazzoni del vecchio regime stonano con il centro bello e lineare, veniamo intervistati dalla televisione russa, qualche ragazzino ci chiede l'autografo, un anziano ci scatta delle foto. Siamo tutti un po' eccitati perché domani arriveremo sul lago Bajkal, tappa fondamentale per riposare un giorno e vedere se le macchine sono a posto. Ma lo stato delle strade ci fa ritardare di un giorno l'arrivo. Il Bajkal è completamente gelato: un camion lo percorre da nord a sud; e pittoresche casette formano una bella cornice. I bambini giocano sul ghiaccio. donne anziane vendono pesce, vodka, birra e la loro amicizia: mi dicono di essere tranquille e felici perché sulle sponde del lago si vive bene, lontano dai rumori e dai problemi delle grandi città. Dopo 500 km arriviamo a Ulan-Udè. La popolazione è buriata; assomigliano ai mongoli e anche il centro della città, dove domina la più grande testa di Lenin di tutta la Russia, è una piccola fotocopia di Ulan-Bator, capitale della Mongolia.
La gente è cordialissima, Andrej è messo a dura prova, vogliono sapere tutto di noi: chi siamo, dove andiamo, quanto tempo ci fermiamo, come ci chiamiamo e se vogliamo cambiare dollari. La stanchezza si fa sentire, ma ci attende ancora il pezzo più duro del viaggio che ci porterà a Vladivostok, sul Mar del Giappone... il sogno sta diventando realtà. Adesso dobbiamo correre sul fiume gelato, con uno spessore di circa ottanta centimetri, per poi risalire nel bosco dove la pista diventa stretta, insidiosa e piena di buche. Ci fermiamo parecchie volte a chiedere informazioni ai camionisti o alle persone che incontriamo nei piccoli villaggi: tutti ci dicono: "penso si vada sempre
dritto". Mi arrabbio con Andrej dicendogli che non bisogna pensare, ma avere una risposta chiara, perché se sbagliamo pista e rimaniamo senza benzina cosa facciamo? Andrej mi risponde: "ricordati che siamo in Russia". E' vero, non ci si può lamentare. Siamo venuti noi a cercare l'avventura. Sempre dritto. Verso le dieci di sera, lungo il fiume ghiacciato, come per miraggio, vediamo il cartello con la forchetta: siamo contenti e per incanto scompare tutta la stanchezza.
Il posto è spartano, orgogliosamente pulito, un gatto sonnecchia vicino alla stufa, un bambino ci guarda con curiosità. Il papà ci fa accomodare e ci consiglia pilmini, carne e patate; diciamo che va bene e lo invitiamo a sederci con noi per fare quattro chiacchiere. Ci racconta la sua vita, dal suo viso capiamo la sofferenza, ma nello stesso tempo è felice che qualcuno lo ascolti, si sfoga volentieri, ma non vuole essere ripreso, vecchie paure mai dimenticate. Potremmo dormire a casa sua per pochi rubli ma la pista ci chiama, così ci ritroviamo in macchina e, dopo aver scaldato i motori, si riparte. Incominciano le rampe ghiacciate; bisogna fare attenzione, una mossa sbagliata potrebbe costarci cara. Alle due del mattino buchiamo e con le ultime forze cambiamo la ruota. Verso le tre troviamo una casa-pensione. Una signora gentilissima ci apre le porte delle nostre stanze e finalmente possiamo distenderci a riposare per un paio d'ore. I letti sono vecchi e scomodi, sulle pareti della camera c'è una fotografia, presa da un giornale, di una bella ragazza, i tubi del riscaldamento avvolgono la stanza di calore, l'armadio sembra abbandonato da molto tempo, la finestra è ghiacciata: mi fermo ad osservarla con un sentimento strano, mi sembra un sogno. La mattina dopo la signora ci prepara tè caldo e biscotti; le regaliamo anche noi qualcosa: pasta, scatolette di carne, marmellata, olio, passato di pomodoro. La salutiamo con un po' di nostalgia. Lasciamo questa casetta in mezzo alla neve e torniamo sulla pista. Una Uaz ci fa strada e ci porta nella direzione giusta, ma rimane senza benzina; per fortuna le nostre taniche sono piene e possiamo ricambiare l'aiuto. Fa freddo, la giornata è limpida, la pista ci accoglie con tutte le sue insidie, ma ormai sappiamo come prendere buche e avvallamenti senza creare problemi alle vetture. Neve e ghiaccio ci fanno compagnia in mezzo al bosco, mangiamo una scatoletta di tonno. I nostri visi portano i segni del viaggio, però restiamo concentrati e decisi a portare a termine l'impresa. Dopo venti ore di macchina ci fermiamo, distrutti: mani, polsi, gambe, schiena e occhi sono provati dallo sforzo.
Troviamo una stazione ferroviaria in un piccolo villaggio, per circa mille lire a testa possiamo dormire qualche ora. Sono circa le quattro di mattina, la neve brilla nel buio e gioca con le nostre macchine; completiamo le prassi burocratiche dei passaporti e ci buttiamo a letto vestiti, non facciamo in tempo a dirci "buona notte" che siamo già tutti addormentati. Meno quaranta: dobbiamo cambiare una gomma, impresa titanica a queste temperature, ma dopo un'ora siamo pronti a partire. Dopo quasi 500 km di piste tra il fiume gelato e il bosco, dove fare manovra diventa un problema per mancanza dì spazio, arriviamo a Habarovsk. Finalmente l'asfalto! Corriamo bene anche perché caricati moralmente dalla meta ormai vicina. Ma a 300 km da Vladivostok ecco il Buran: tempesta con vento e neve. La nostra marcia viene rallentata in maniera spaventosa, dai 90 km/h dobbiamo passare ai 40; è buio pesto e sulla strada si è formata una sinistra lastra di ghiaccio. Con i fari alti la neve sembra un muro bianco che si erge davanti alla macchina, i riflessi non sono più quelli di quindici ore fa. Siamo in ballo e poi, in fondo, il Buran mancava alla nostra collezione di emozioni e di ricordi. Alle tre del mattino vediamo le prime luci della città, un ultimo controllo di polizia e arriviamo sotto il cartello di Vladivostok: sono le 3 e 20 del mattino, la stessa ora di quella notte del 1997.
Ci fermiamo, emozionati, a scattare qualche foto ricordo per noi e per gli sponsor. Il freddo è insistente, ma viene sopportato con una struggente felicità che trabocca dal nostro cuore. Brindiamo e, come per magia, il vento è cessato, l'aria è limpida, la notte serena, sui nostri volti scavati dalla fatica esce l'ultimo lampo di gioia, una stretta di mano, qualche pacca sulla spalla e poi via a cercare l'ultimo letto siberiano, per riposare e incominciare già a ricordare la nostra "grande impresa". Abbiamo attraversato la "terra addormentata". (Adalberto Buzzin)

giovedì 17 giugno 2010

Da oggi a Sofia il Festival culturale "Italia qui"

Continua a Sofia la fattiva collaborazione culturale ed economica tra Italia e Bulgaria. Riporto l'articolo di Lilia Rangelova pubblicato ieri dal quotidiano in lingua italiana Sofia Oggi, contenente anche il programma completo della manifestazione.
Il festival culturale italiano Italia qui accoglierà i suoi ospiti a cielo aperto per il terzo anno consecutivo. Dal 17 al 23 giugno al parco Borisova gradina a Sofia avremo la possibilità di  sentire l’atmosfera tipica italiana con le sue varietà culturali, artistiche, musicali e culinarie – ha dichiarato il direttore dell’Istituto della Cultura Italiana a Sofia Ezio Peraro alla conferenza stampa informale di oggi. Il luogo dell’incontro non è casuale: questo è un festival estivo, un festival della libertà e dei nuovi contatti che deve essere accessibile a tutti – ha detto Peraro.



Se dobbiamo cercare un motivo concreto per l’organizzazione del festival possiamo dire che è nato dall’idea di creare una piccola Italia con i suoi simboli tipici e con tutto l’amore per la vita che porta. Culinaria, musica e libertà. Qui la gente non solo potrà acquistare originali cibi e vini italiani, ma anche di assaporare delle pietanze preparate personalmente da cuochi italiani per poter capire dov’è la differenza tra il vero prodotto italiano e quello che spesso viene chiamato con questo nome – ha sottolineato il Direttore.  

Giovedì 17      Ore 20.30 – Concerto d’apertura con il gruppo napoletano IntraTerra.
Un viaggio attraverso le radici del sud Italia e del Mediterraneo. Uno spettacolo di musica e danza con brani della tradizione popolare e altri scritti e musicati dagli stessi musicisti. Le emozioni trasmesse affascinano gli spettatori coinvolgendoli nei ritmi della tammorra e dell’organetto.
Venerdì 18     Ore 18.00 – Concerto della Playtoy Orchestra
Far musica con i giocattoli è una proposta tanto insolita quanto geniale. La sola orchestra al mondo che suoni soltanto strumenti giocattolo, costringendo i grandi classici a ….prestarsi al gioco. I musicisti vengono dalla Campania, si sono fatti ammirare in televisione e in radio, e adesso portano in tutto il mondo un modo di far conoscere la musica divertente e brillante.  
                         Ore 21.00 – Replica del concerto del gruppo napoletano IntraTerra.
 Sabato 19      Ore 11.00 – mattinata con Cumbojuggle, il Primo Spazio Circense Libero e Itinerante in Bulgaria
                         Ore 16.00 – spettacolo “Duo Pink” del Teatroviaggiante
Show all'italiana di Edoardo Mirabella ed Elisabetta Cavana con danza, mimo, birilli e monocicli.
Un baule grande tutto rosa e una coppia felice tutta rosa che narra a modo suo le vicende del viaggio di nozze. Numeri di clownerie, di giocoleria e acrobazia, nonché trucchi a sorpresa, fanno rivivere l’antica arte di strada che mantiene inalterato il suo fascino su grandi e piccini.
                        Ore 19.00 – Replica del concerto della Playtoy Orchestra
                        Ore 22.00 – serata col noto DJ Leo
Domenica 20  Ore 11.00 –  Laboratorio Circo (per tutte le età) con la Compagnia Cumbonauta
                        Ore 16.00 – replica dello spettacolo “Duo Pink” del Teatroviaggiante
                        Ore 18.00 – Concerto del Coro Malga Roma
A portare in giro per l’Italia e per il mondo il Coro Malga Roma è il desiderio di tutelare e divulgare il patrimonio musicale, storico e culturale dei canti degli  alpini e di montagna  nonché il piacere di cantarli.  Le canzoni proposte sono quelle classiche che si intonano nei rifugi di montagna, nelle pause di qualche ascensione o nelle soste di esercitazioni militari. La nota passione per la montagna che contraddistingue la popolazione bulgara troverà corrispondenza nelle sensazioni, nelle atmosfere, nei ricordi evocati dagli amici alpini romani.
                        Ore 20.00 – Replica del concerto della Playtoy Orchestra.
 Lunedì 21     Ore 20.30 – “Canta che ti passa” - serata di canzoni e karaoke con Fausto Bossini.  
Le più belle e famose canzoni a portata dell’ugola di ciascuno. Basta la voglia di cantare.  
Martedì 22    Ore 20.00 – Concerto del gruppo 4 SOUND.
Per i 4 giovani di Como la musica è la sola e grande passione, hanno sete di esperienze musicali e la definiscono la loro ragione di vita. Dopo un inizio amatoriale, nel 2008 hanno conosciuto la fama con  la partecipazione a XFACTOR, programma di successo di RAI2.
I quattro ragazzi sono molto affiatati e spesso, al di là degli impegni artistici del gruppo, condividono serate all’insegna del divertimento che sicuramente trasmetteranno a tutti i coetanei di Sofia.
Mercoledì 23  Ore 20.00 – 4 SOUND e amici bulgari
I 4 giovani musicisti italiani si alterneranno sul palco e duetteranno con giovani bulgari che conoscono l’italiano e hanno avuto esperienze artistiche in Italia
                          Ore 22.00 - serata conclusiva con spettacolo pirotecnico
Si dichiarano allergici al palco e alla sua immobilità, mentre preferiscono muoversi e intrufolarsi fra la gente I Briganti della Majella, gruppo folkloristico che porta in giro musiche e canti popolari dell’Abruzzo. Simpatici, imprevedibili e irresistibili, è difficile localizzarli, ma saranno loro a scovare voi!
Per tutta la durata della manifestazione funzioneranno chioschi con specialità gastronomiche ed enologiche di varie regioni italiane.
L’ingresso a tutti gli spettacoli è libero e gratuito

martedì 15 giugno 2010

Radio Padania esulta dopo il gol del Paraguay




Dice un proverbio che la madre dei cretini è sempre incinta. E' indice di civiltà e democrazia rispettare le opinioni altrui anche se criticabili e non condivise. Io non condivido e non critico. Vorrei solo rispondere, se è permesso:

"Radio Padania Libera . . . VAFFANCULOOOOOOOOO!!!!!!!".

E' la risposta, forse anche criticabile, di tutti i VERI italiani e in particolar modo di quelli residenti all'estero.

venerdì 11 giugno 2010

Marcello Lippi "santo subito"?

Domani sarà il quarto anniversario della mia venuta a Pazardjik, in Bulgaria. Anche allora si giocavano i mondiali di calcio 2006. Per quattro anni mi sono goduto il titolo di "campioni del mondo". Non è poco per chi si trova lontano dalla patria. Ricordo l'immensa gioia, l'entusiasmo e l'urlo al fischio finale che sanciva la nostra vittoria. Ero l'unico italiano tra i tanti amici bulgari che quella sera, in un caffè di Mokrishte, assisteva alla partita. Offrii da bere a tutti, anche se molti di loro avevano tifato per la Francia. Di quella partita ricorderò sempre i momenti più salienti con la testata di Zidane a Materazzi che resterà storica, la trepidazione e gli scongiuri quando, dopo il rigore sbagliato di Trezeguet, era rimasto solo il tiro dal dischetto che avrebbe battuto Grosso a dividerci dal titolo, e poi l'urlo liberatorio e la mia bandiera che sventolava.
Oggi mi trovo ancora una volta, sempre a Pazardjik, a tifare per l'Italia. Sarà dura anche questa volta, ma la speranza è sempre l'ultima a morire e i sogni non costano. Penso a Prodi e alla variegata tribù del centro-sinistra, che allora godettero anche di questo vantaggio insperato, perché per noi vincere un campionato del mondo di calcio, significa accantonare e mettere nel dimenticatoio tutti i peggiori problemi dell'Italia e dell'Europa.
Sicuramente Berlusconi, sotto questo aspetto, è stato proprio jellato. Nel 2001, dopo qualche mese di governo, è avvenuto un fatto epocale, che ha cambiato per sempre il nostro modo di vivere e di convivere: l'11 settembre rimarrà sempre impresso nella memoria dell'umanità al pari e più che le atrocità naziste, che avevano l'alibi della guerra. Nel 2006 il governo Prodi gode di questa insperata vittoria dell'Italia ai mondiali e, purtuttavia, dopo diciotto mesi implode e crolla schiacciato dal peso delle proprie contraddizioni. Nel 2008 rientra alla grande Berlusconi, con una maggioranza mai vista nella nostra storia repubblicana. Potrà governare e legiferare tranquillamente per cinque anni, nella speranza di migliorare le condizioni di vita dell'Italia e metter mano a tutte quelle riforme che rendono farraginoso lo Stato, creando un immobilismo sempre più preoccupante.
Anche stavolta Berlusconi non è fortunato. Oltre a Di Pietro, Bersani e Fini anche il Padreterno prova a tirargliela. Un altro evento eccezionale sconvolge prima gli Stati Uniti per espandersi poi in tutto il mondo: la crisi dei mutui porta al fallimento di colossi bancari americani, che a loro volta trascinano le loro collegate. Rattoppati i buchi, sembra che tutto possa lentamente ritornare alla normalità, ma ecco, subito a seguire l'Europa scopre che se non corre in aiuto della Grecia, questa fallisce. E siccome siamo un'Europa Unita (sulla carta), dobbiamo rispettare le regole: l'Europa patisce ma non fallisce. A dire il vero, a patire sono sempre i soliti, costretti a passare sotto le forche caudine di una finanziaria che farà piangere la gente comune. Già sono in atto i primi scioperi di protesta, indetti da chi non vuole rinunciare ai propri privilegi, poi arrivano le lamentele di chi si vede costretto a rinunciare alle vacanze (si fa per dire; poi alla fine, come sempre, vanno tutti).

E adesso? Adesso ci rimangono solo i mondiali. Tutta l'Italia e tutti gli italiani, in cuor loro, sperano che Marcello Lippi ripeta il miracolo di quattro anni fa. Anche allora, come nel 1982, la squadra è partita portandosi dietro tutti i problemi che sappiamo. E siccome il proverbio dice che non c'è due senza tre, perché non sperare? Lippi finirebbe sui libri di storia patria pallonara, forse sarebbe proposto per “santo subito”, gli italiani dimenticherebbero tutti i problemi, i disoccupati e cassintegrati potrebbero gridare al mondo che sì, siamo senza lavoro, ma sempre campioni del mondo, Berlusconi per tutta l'estate sarebbe lasciato in pace, Napolitano non avrebbe più richieste cretine da parte di Di Pietro, e poi in autunno vedremo... ne siamo sempre usciti fuori, ma con il quinto titolo sarebbe molto più facile!

Ecco i convocati per quest'ultima avventura: Buffon, De Sanctis, Marchetti, Sirigu, Bocchetti, Bonucci, Cannavaro F., Cassani, Chiellini, Criscito, Maggio, Zambrotta, Camoranesi, Cossu, De Rossi, Gattuso, Marchisio, Montolivo, Palombo, Pepe, Pirlo, Borriello, Di Natale, Gilardino, Iaquinta, Pazzini, Quagliarella, Giuseppe Rossi.

A voi, ragazzi, l'onore e l'onere di risollevare le sorti di questa bistrattata Italia. E se, per caso, dovesse andar male, non preoccupatevi, grazie ugualmente. Aspetteremo il 2014.






sabato 5 giugno 2010

A.A.A. Agenzia cercasi che assuma pacifisti anche a mezzo servizio



Dopo mezza giornata in cerca di notizie che siano in grado di spiegarmi come si diventa pacifisti, ho deciso di mettere degli annunci su siti internet gratuiti e aspetto che qualcuno possa darmi una risposta esauriente. Nello stesso tempo chiedo ai lettori che, anche per caso, dovessero arrivare al mio blog, se hanno notizie in merito.

In particolar modo mi interessa sapere:

  1. quanto è lo stipendio lordo o netto del pacifista;

  2. se il periodo lavorativo da pacifista è valido ai fini pensionistici;

  3. quante ferie spettano annualmente;

  4. se gli straordinari vengono pagati in busta o al nero e se sono tassati;

  5. se bisogna partecipare a corsi di formazione preventivi;

  6. quale documentazione presentare per l'eventuale assunzione (per esempio: appartenenza breve o prolungata in centri sociali, odio viscerale verso l'Occidente, aver avuto rapporti o contatti almeno cordiali con probabili terroristi, portare nello zaino sempre la bandiera della pace e quella palestinese, se è obbligatorio portare la t-shirt del Che, essere tendenzialmente di sinistra, essere buon nuotatore, ecc.);

  7. se possibili danni nei “corpo a corpo” con la polizia vengono riconosciuti ai fini dell'invalidità, e in ogni caso se eventuali e deprecabili armi improprie, siano a carico del pacifista o fornite dai datori di lavoro;

  8. se viene riconosciuto il tfr a fine carriera (in pratica se si ha diritto alla liquidazione);

  9. se si può ricorrere ai sindacati in caso di ingiusto licenziamento.
Vorrei conoscere dettagliatamente, se fosse possibile, le entità o le società o le associazioni, o gli Stati che organizzano queste escursioni pacifiste per il mondo. Non perché mi interessino i loro nomi, ma per essere sicuri (visto che trovare un minimo di lavoro, oggi, è sempre più difficile) che dietro a ogni pacifista ci siano solidi investitori, anche islamici, che possano assicurare lo stipendio fisso a tanti giovani disoccupati fino ai raggiunti limiti di età.
Vorrei anche sapere se il pacifista può rifiutarsi di andare a manifestare in Iran, Cuba, Corea del Nord o Cina e simili, o se è già prevista a priori la non partecipazione a queste manifestazioni.

Sarò grato a chi saprà darmi dettagliate informazioni, perché ho notato - anche nella recente e sfortunata missione a Gaza – che assumono pure i pensionati. E vista l'esiguità della mia pensione, potrei arrotondarla facendo il pacifista part time.

P.S. - Scusate... dimenticavo di dire che io, tendenzialmente, sono di destra, però sono un uomo pacifico a cui non piace rompere i gabbasisi al prossimo, così come vorrei che il prossimo non li rompesse a me. Che ne pensate, c'è la possibilità che mi assumano?

venerdì 4 giugno 2010

Festival Italiano 2010 in Bulgaria

Pubblico l'articolo di Iliana Georgieva del 2 giugno u.s. apparso su Sofia Oggi, il primo quotidiano on-line in lingua italiana. Il Festival è già iniziato ma chiuderà l'11 giugno, quindi se ci fossero utenti, spettatori o turisti interessati... c'è ancora una settimana di eventi. Venite a visitare
questo meraviglioso Paese, ne resterete entusiasti, ve lo dice uno che è andato a viverci...

Con l'ormai tradizionale Festa della fragola biologica - promossa dalla società Ecoterra del Gruppo Rigoni di Asiago - che si svolgerà a Berkovitza domenica 30 maggio, si inaugurerà I'edizione 2010 del Festival ltaliano in Bulgaria. Questa sarà preceduta, alle 18.30 di giovedi 27, dallo spettacolo dell'attore Marco Manera "Sicilitudine", promosso da Casa Sicilia Bulgaria. Da martedi 1° a venerdi 11 giugno, il cuore di Sofia ospiterà iniziative di promozione presso i punti vendita del  Made in ltaly presenti nella capitale bulgara, con la realizzazione di un vero e proprio percorso attraverso le principali vie del centro città.


Gli obiettivi sono di promuovere i prodotti italiani in Bulgaria, fidelizzare il consumatore bulgaro al "Made in ltaly" e portarlo, durante i giorni di svolgimento della manifestazione, nei negozi che vendono prodotti italiani. Una mappa del centro di Sofia con gli esercizi partecipanti guiderà i consumatori, che avranno a disposizione anche una Buyer's Guide con i riferimenti del negozi, ristoranti e altri esercizi commerciali della Capitale che offrono prodotti italiani.
I settori coinvolti saranno prevalentemente quelli tipici delle eccellenze italiane: mobili e illuminotecnica, abbigliamento e calzature, gioielleria, auto, alimentari e vini. Alcuni punti vendita ospiteranno eventi specifici di promozione e di comunicazione: presentazioni di nuove linee di mobili, due sfilate, degustazioni di vini e di prodotti alimentari tipici.

Le iniziative dell'ltalian Festival saranno rivolte agli imprenditori del settore, ma anche al pubblico. Segnaliamo i principali momenti del Festival.


SETTORE AGROALIMENTARE ED ENOLOGICO


- Settimane di cucina regionale italiana presso ristoranti italiani di Sofia;
- serate a tema  una "pizza day" e, per i professionisti, un corso per pizzaioli;

- settimane del pesce azzurro organizzate da Casa Sicilia Bulgaria;

- degustazioni di vini siciliani presso Casa Sicilia Bulgaria, durante il periodo di svolgimento del Festival;

- 2 settimane di promozione di prodotti italiani presso i supermercati "Verde";

- gli eventi dedicati all'eno-agroalimentare si chiuderanno il 10 giugno, dalle 12.00 alle 18 00 - anche questa è ormai tradizione - con ltalian Food &Wine Tasting, al quale saranno invitati importatori nonché esponenti della distribuzione, della ristorazione, del canale HoReCa, della stampa specializzata. Presenti numerosi produttori dall'ltalia, che si affacciano per la prima volta al mercato bulgaro.
Saranno realizzate iniziative di promozione di prodotti italiani distribuiti in Bulgaria, in occasione di cocktail organizzati presso negozi non food che vendono prodotti italiani.


SETTORE MODA


- Due sfilate presso il negozio The Wall;
- evento di pubbliche relazioni presso i negozi Ermanno Scervino, Ferragamo, Bulgari, La Perla e Sisley;

- premiazione del concorso dei disegni di bambini presso il punto vendita di Benetton Group, con sfilata di moda e partecipazione dell'imprenditore Luciano Benetton.


SETTORE ARREDO


- Presentazione di una nuova linea di mobili italiani con i  responsabili del negozi SENZA.
SETTORE AUTO

- Promozione della nuova Fiat 500 cabrio (con possibilità di effettuare un test drive) in collaborazione con Autounion, importatore dei marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Maserati.

A tali eventi, realizzati in collaborazione con i distributori bulgari dei marchi italiani, saranno invitati i migliori clienti, la stampa e un pubblico specializzato.



Programmo giornaliero


Giovedì 27 maggio


18.30 Sofia - Spettacolo "La Sicilitudine" di Marco Manera, presso Casa Sicilia - Sala Pirandello, via Angel Kanchev, 3


Domenica 30 maggio


11.00, Berkovitsa - Festa della Fragola biologica, promossa dall'Azienda Ecoterra - gruppo Rigoni di Asiago (su invito)
Con inizio dal 28 maggio, fino al 25 giugno e dal 28 giugno all'11 dicembre, nuovi Corsi di Logistica per PMI bulgare, nell'ambito dell'Accordo tra l'ICE e l'Associazione italiana logistica - AILOG


Domenica 30 maggio - Sabato 5 giugno


Sofia - Settimana della cucina siciIiana, presso il ristotrantino Lavazza - Via Vitosha, 13  


Domenica 30 maggio - Venerdì 11 giugno 


Sofia - Settimane di promozione dei vini e dei prodotti alimentari italiani, presso punti di vendita dei supermercati Verde


Martedi 1° - Venerdi 11 giugno


Sofia - Settimane della cucina siciliana, presso il ristorante La Piccola Casa - Blvd. Kniaz Boris III


Martedì 1° - Martedì 15 giugno 


Sofia - Settimane di promozione del pesce azzurro siciliano, organizzato da Casa Sicilia, presso il punto di vendita Metro su Tsarigradsko shose


Martedì 1° - Mercoledì 30 giugno


Sofia - 1-30 giugno: Test drive del nuovo modello FIAT  EVO.


Martedì 1' giugno


9.30 - 13.30, Sofia - Seminario "Le eccellenze dell' agricoltura e deII'agriturismo in Lombardia ", valorizzazione delle produzioni agricole e opportunità per le aziende agricole. Organizzato dalla Coldiretti Lombardia, presso il ristorante Loven Park- blvd. Simeonovsko shose, 1
14.30-18.00, Sofia - Seminario "Il mercato europeo dei prodotti a marchio DOP, IGT, STG e biologici: opportunita' per le imprese e tutela dei consumatori ".  Condotto dallo studio Giubilesi&Associati, presso il ristorante Loven Park.Sofia - Percorso archeologico nel centro di Sofia, previsto solo per i rappresentanti dei media

19.00 -20.30, Sofia - Serata di FIAT, presso il Centro commerciale e di servizio AUTO ITALIA, a Sofia, Viale Cristoforo Colombo, 43


Mercoledì 2 giugno


Festa Nazionale della Repubblica Italiana
10 30-12.00 / 14.30-18.00, Sofia -Seminario "Tecnologie di produzione e conservazione : sicurezza alimentare, riduzione dei costi, qualita' dei processi". Condotto dallo studio Giubilesi&Associati, presso il ristorante Loven Park. 


Mercoledì 2 - Giovedì 3 giugno


Sofia - Menu' degustazione di cucina tipica bresciana, presso il ristorante Loven Park.


Giovedi 3 giugno


Sofia - Show cooking  dell'Associazione dei cuochi bresciani, presso il ristorante Loven Park.
10.00-18.00 Sofia - Corso di marketing internazionale, in collaborazione con la BSMEPA, presso I'hotel Kempinski-Zografski

Sofia - Pizza Day, presso il ristorante Leo's Pizza - via Iskar, 11


Venerdi 4 giugno


10.00 - 12.30, Sofia - Corso di marketing internazionale, in coIIaborazione con Ia BSMEPA, presso I'hotel Kempinsky-Zografski 
10.00 - 13 30, Sofia - Conferenza stampa e sfilata campionario congiunto ltalia-Bulgaria di caIzature, in collaborazione con Toscana Promozione, Polimoda, Consorzio calzaturiero toscano, Associazione bulgara della pelletteria e BSMEPA.


Domenica 6 - Sabato 12 giugno


Sofia - Settimana della cucina piemontese, presso il ristorante Osteria di Sofia - Via Hristo Belchev,32


Lunedi 7 giugno


10.00 17.30, Sofia - Forum Economico "Bulgaria-Italia : insieme per uscire dalla crisi", per impenditori italiani ed aziende bulgare. Presso l'hotel Kempinski-Zografiki
7-11 giugno, Sofia -Settimana della cucina marchigiana, presso il ristorante Da Papa - via Ak. Metodi  Popov, 24 A


Martedì 8 giugno


19.00-22.00, Sofia - Sfilata di Moda e musica, presso il punto vendita "The Wall" -Bul. Cherni vruh, 26 (su invito).


Mercoledì 9 giugno


16.00-18.00, Sofia - Premiazione del concorso di disegno per bambini e sfilata di moda, presso il negozio Benetton, in Bul. Vitosha, 19 (su invito).


Giovedi 10 giugno


12.00- 18.00, Sofa. Italian Food&Wine tasting, riservato a importatori, distributori, ristoratori, enoteche e stampa specializzata. Presso l'hoteI Kempinski -Zografski.
19.00-22 00, Sofia - Evento di pubbliche relazioni e musica, in via Kaloian, presso i negozi La Perla, Bulgari, Stefanel e VJC Versace (su invito).


Venerdi 11 giugno


19.00-20.30, Sofia - Presentazione della nuova collezione di mobili B&B, presso il negozio SENZA - via Dencoglu, 36 (su invito).