Ho visto qualche
giorno fa in televisione un programma di approfondimento dedicato agli sprechi
nella nostra sanità. Il governo Monti sta mettendo a stecchetto l’Italia
nell’intento di trovare risorse per pagare i debiti di cinquant’anni di
malgoverno e allinearsi alle direttive del nuovo padrone, l’Eurogermania. Gli
ospiti della trasmissione esprimevano ognuno la loro opinione o la propria ricetta
per diminuire la spesa che pesa come un macigno sul bilancio nazionale.
Un consiglio,
per esempio, era di acquistare le merci come agenzia unica che dovrebbe ottenere per gli
ospedali i migliori prezzi per tutti gli articoli sanitari che si acquistano
sul territorio nazionale, per evitare che una siringa costi 10 a Milano, 7 a
Perugia o 15 a Palermo. Sarebbe un’ottima soluzione, sperando che nella
trattativa non entrino poi i soliti intrallazzatori e mazzette che fanno
lievitare i prezzi.
Ricordo che
quando sono partito dall’Italia avevo un cassetto pieno di medicine, molte
delle quali non ricordavo neanche a cosa fossero servite. Ogni scatola mancava
di alcune capsule o pasticche, le altre restavano nel cassetto fino a quando la
scadenza non le avesse rese ancora più inutili. Su questo argomento qualche
anno fa ho anche scritto un post, che
oggi è sempre più attuale.
In Bulgaria,
dove le medicine si pagano, il paziente va in farmacia e della medicina chiede
la quantità che gli serve, ossia se una
scatola contiene due o tre blister può chiederne anche uno; quasi sempre è la
farmacia stessa che chiede al cliente se vuole o no l’intera scatola.
Se in Italia -
dove le medicine prese in farmacia gratuitamente o quasi, vengono usate al
massimo al 50 per cento - si usasse lo stesso metodo usato in Bulgaria, quanti
milioni di euro risparmierebbe lo Stato? Cosa impedisce di seguire questa
prassi? Gli interessi privati. Prima di tutto l’industria farmaceutica e i
farmacisti che perdono incassi e guadagni, e per ultimi noi stessi perché non
pagandoli non ci interessa minimamente di risparmiare. Ma diciamoci la verità:
se dovessimo pagarli non sarebbe conveniente acquistarne solo quanto basta senza
buttar via denaro e medicine?
Ma, come al
solito, in Italia è impossibile, si intaccano interessi di intoccabili e Monti questi soggetti non vuole inimicarseli.
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