sabato 8 marzo 2008

Stravaganze e pensieri in libertà - 2


Medicine e tickets

Vivo in Bulgaria da quasi due anni e periodicamente entro in farmacia per rifornirmi delle pasticche per la pressione o di altre medicine per la mia bronchite cronica. A differenza dell’Italia, dove al massimo si paga il ticket, qui le medicine si pagano quasi tutte. Ho notato però che si possono prendere anche sfuse (eccettuati gli sciroppi, naturalmente) e questo vale per molti paesi ex comunisti.
Reputo che sia una cosa utilissima. Bisogna premettere che le medicine costano molto meno che in Italia, anche perché qui si guadagna circa un settimo dello stipendio italiano. A me rimane comunque il dubbio che anche nel nostro paese potrebbero costare molto meno. Il paziente, in ogni caso, compra la porzione di medicine che effettivamente gli serve. Quindi se una scatola contiene 30 pasticche o 10 iniezioni, può comprare le 10 pasticche o le 5 iniezioni che gli servono.
Penso a quanti miliardi si potrebbero risparmiare in Italia usando lo stesso metodo. Quante medicine, con la stessa cifra, potrebbero essere destinate ai paesi del terzo mondo e a chi ne ha veramente bisogno e non può comprarle. Da noi, invece, si lasciano le eccedenze in un cassetto aspettando la scadenza per buttarle.
Ah!, benessere… Maledetto benessere!!


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