lunedì 10 marzo 2008

Stravaganze e pensieri in libertà - 3



“Bidé”: chi era costui?


Non ho girato molto per l’Europa, per cui non ho testimonianza diretta, ma da diverse fonti ho sentito dire che l’uso del “bidé” non è molto diffuso, anzi; così anche la Bulgaria non fa eccezione. Qui sarebbe non un bisogno ma un lusso.
Il mese scorso, per la prima volta, ne ho visti esposti due in un negozio che vende ceramiche e rubinetteria per bagno e cucina, e questo mi conforta per il futuro. Dovrei chiamarlo “Bidet” perché è parola francese, ma siccome i francesi che lo hanno inventato lo hanno poi rinnegato, allora lo chiamo “bidé” perché sembra quasi un’esclusiva nostra e dei paesi che hanno avuto una forte immigrazione italiana. I popoli più industrializzati (in special modo gli anglosassoni) lo ripudiano, dicendoci che loro fanno la doccia.
Io ho molti dubbi perché la doccia non sempre corrisponde al bisogno fisico; e se scappa due volte, e se hai la sciolta? Stai sempre sotto la doccia? Vesti spoglia spoglia vesti… ma per favore, non dite stronzate! Chi non usa il “bidé” si porta in giro sicuramente una puzzetta latente e i campanelli al culo…

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