martedì 22 gennaio 2008

"Emigranti" italiani all'estero





Non ce la faccio, non riesco proprio a lasciarmela alle spalle. Parlo dell'Italia. Sono arrivato in Bulgaria deciso a dimenticare o quanto meno allontanare problemi e spettri che negli ultimi anni avevano accompagnato la mia vita in Italia. In parte ci sono riuscito per quanto riguarda le mie vicissitudini personali. Quello che mi fa incazzare e mi rattrista e non riesco a mandare giù sono le vicende italiane.
Mia madre, buon'anima, diceva sempre a proposito dell'amore: "L'amuri è amuri, nun è brodu di ciciri..." (L'amore è amore, non è brodo di ceci). E siccome l'amore mio per l'Italia, purtroppo per me, non è brodo di ceci, allora annichilisco quando in televisione sento quello che succede nel mio Paese (con la parabola si vedono tutte i canali rai e mediaset).
Abbiamo messo in piazza, al ludibrio del mondo intero, l'incapacità della classe politica a risolvere problemi che esistono ancora solo nel terzo mondo! Mi riferisco in particolar modo alla pattumiera d'Italia chiamata Campania. Si inorridisce nel vedere quelle migliaia di tonnellate di rifiuti per le strade che arrecano incalcolabili danni alla salute, al commercio, al turismo, nonché all'immagine di una delle più belle regioni d'Italia. Siamo diventati zimbello d'Europa. In tutto questo caos nessun amministratore locale, governatore, sindaco, assessore, o nazionale, tipo il ministro dell'ambiente, ha benché minimamente pensato a dimettersi, anzi con protervia e tracotanza vi sono rimasti ancor più abbarbicati per (a loro dire) dare il loro contributo per uscire da questa emergenza. E da che cosa è causata questa emergenza se non dal loro malgoverno? VERGOGNATEVI!
Da venti secoli Roma è la residenza papale e culla del cristianesimo. Qualsiasi nazione nel mondo vorrebbe avere questo privilegio e questa fortuna, se non per ragioni di fede sicuramente per motivi turistici, visti i visitatori che il carisma del Papa porta alla città. Da noi invece cosa succede? Mettiamo alla berlina e contestiamo con beceri cartelli l'annunciata visita di Ratzinger all'apertura dell'anno accademico dell'Università La Sapienza.
Ma a chi potrebbe far male quest'uomo? Non ho mai sentito dalla sua bocca altro che parole d'amore e di pace per il mondo, fraternità e tolleranza tra religioni e popoli, giustizia ed eguaglianza. Si può credere o non credere, ognuno è libero con la sua coscienza, si può dissentire o contestare, ma si deve impedire che un'intera nazione rimanga ostaggio di un centinaio di nostalgici imbecilli sessantottini tra docenti e discenti, docenti che non potranno mai insegnare nulla di buono se non plagiare quel centinaio di pecore discenti, perché il primo insegnamento nella scuola e nella vita dovrebbe essere il rispetto per le opinioni altrui e non la tracotanza e la protervia di imporre le proprie. A tutto questo aggiungendovi un governo o inetto o connivente che lascia fare, apprestandosi a biasimare il comportamento dei "sapientoni" solo dopo la rinuncia del Papa alla visita. VERGOGNIAMOCI!
Sì, perché agli occhi del mondo è rimasta coinvolta tutta l'Italia in questa vergogna, attutita soltanto la domenica successiva in piazza San Pietro dall'affetto e solidarietà al Papa di oltre duecentomila persone.
E mentre sono ancora infuriato per questi misfatti arriva la notizia che Mastella si è dimesso. Già questa parola mi rasserena perché in Italia è misconosciuta. Bravo, muoia Sansone con tutti i filistei. Ma anche lui, per dimettersi, doveva essere toccato così vicino negli affetti? Avrebbero avuto più valore le sue dimissioni, se l'avesse fatto prima di essere stritolato dalla magistraturcrazia e dai propugnatori di una dottrina che dopo aver fallito in tutto il mondo riesce a sopravvivere solo in Italia.
Io continuo a vivere in Bulgaria, un paese, credo, finalmente bonificato che ha sotterrato questa dottrina e che spera, dopo essere stato derubato della democrazia per cinquant'anni, di recuperare lentamente il tempo perduto. E io ci credo.
Qui Bulgaria, coraggio Italia! Ce la farai. Gli "emigranti" italiani all'estero ti sono tutti vicini.

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1 commento:

  1. l'Italia non ce la farà si va di male in peggio e questi politici oltre a fregarsene dei problemi del paese non fanno altro che zittire la gente proponendo leggi su leggi che vanno a favore loro e che ci impediscono di protestare!

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