lunedì 7 novembre 2011

No, caro Iacchetti, la libertà non ha cartelli stradali: non è a sinistra né a destra

Domenica pomeriggio di una bella giornata primaverile a Pazardjik. Rientriamo da una breve gita nelle vicinanze. Renata si butta a tuffo sul computer a continuare la coltivazione del suo giardino virtuale. Mi rimane solo la televisione. Il telecomando inizia una rapido excursus dei canali principali, ma lo blocco subito su Canale 5 vedendo la Panicucci che nella trasmissione “Domenica 5” intervista Enzo Iacchetti, personaggio che ho sempre ammirato e a me particolarmente simpatico insieme ad Ezio Greggio. Il collegamento con il figlio e le sue parole hanno bagnato gli occhi del padre, della Panicucci e anche i miei. Una bella intervista e tanta commozione e ammirazione per questo bravo attore e comico; poi il gran finale con le dieci domande di rito alle quali Iacchetti vorrebbe sottrarsi. Ma la Panicucci lo incalza con le domande e Iacchetti inizia a rispondere. La settima domanda è: “Destra o sinistra?”. Iacchetti prende qualche secondo di pausa, poi lentamente risponde: “Sinistra ... ... libertà!”.
Rimango annichilito. Il rispetto delle idee altrui prescinde dalle mie. Avrei potuto capire una risposta secca: “destra” o “sinistra”. Ma mai mi sarei aspettato da una persona come lui una risposta così stupida e politicizzata da far invidia alle battute di Bersani.
Iacchetti vuol forse dire che la libertà sta solo a sinistra? E quale vangelo, quale bibbia, quale pensatore, quale grand'uomo, quale statista avrebbe asserito tale dogma? Penso che neanche Repubblica scriverebbe una idiozia del genere. Forse d'accordo con lui potrebbe essere solo il magistrato Ingroia, che la farebbe anche passare per sentenza definitiva. Si potrebbero citare migliaia di esempi contrari alla sua asserzione, così come se ne possono trovare migliaia che portano alla sua affermazione. Da quando la libertà è assurta a simbolo della sinistra?
La libertà non ha bandiera, non ha targa, non sta a sinistra né a destra, la libertà è un qualcosa che ogni uomo ha dentro sé, la libertà è rispetto delle altrui opinioni e questo sentimento si comunica e si affida agli altri con il pensiero, con la penna, con le azioni, con l'esempio.
Oggi abbiamo ancora in Italia un governo di destra... manca forse a Iacchetti la libertà? Il nostro lavora in Mediaset con una proprietà che è dichiaratamente destrorsa... qualcuno gli impedisce o gli ha impedito forse di parlare ed esprimere il suo pensiero?

Era forse la bandiera della libertà quella che l'Unione Sovietica ha sventolato ai popoli fratelli dell'Europa dell'Est dal dopoguerra fino alla caduta del muro di Berlino? Ma forse Iacchetti con il binomio “Sinistra Libertà” voleva far riferimento al SEL “Sinistra Ecologia Libertà”, il partito di Nichi Vendola. Basta poco per esser chiari...
Concludo con un consiglio: prima di aprir bocca, qualche volta bisognerebbe accendere anche il cervello, caro Iacchetti, che mi eri tanto simpatico... forse perché accoppiavo la simpatia all'intelligenza... (anch'io posso sbagliare, e lo so), e domattina, prima di uscire da casa, ricordati di liberarti delle manette mentali che hai nel cervello.  

Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

1 commento:

  1. berlusconi ha appena dato le dimissioni.....per fortuna.
    qualsiasi altra persona andrà bene, è finita l'epoca delle puttane-ministre, dei brunetta e dei cafoni.
    l'italia sarà povera ma almeno senza quella vergogna|

    RispondiElimina