mercoledì 10 febbraio 2010

La Costituzione italiana: chi la conosce?

La mia vera preoccupazione viene dalle modifiche che il Parlamento italiano si appresterebbe a fare alla Costituzione. I cosiddetti Padri costituenti sicuramente si stanno già agitando nella comodità delle loro tombe. Questo Parlamento dovrebbe cambiare una Costituzione che il novanta per cento degli eletti non conosce. Un servizio delle Jene ci ha fatto scompisciare dalle risate e piangere dalla rabbia, nel vedere questi nostri cosiddetti rappresentanti, di tutti i partiti, non ricordare o non conoscere gli articoli più importanti. Due esempi per tutti:

Domanda all’on. Pezzotta (ex sindacalista):
Jena: Cosa dice l’articolo 1 della Costituzione?
Pezzotta: L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.
Jena: Esatto, e poi continua… il secondo comma…
Pezzotta: eh… eh… – Jena: La sovranità… - Pezzotta: appartiene al popolo – Jena:che la… - Pezzotta: eh… - Jena: esercita nelle… - Pezzotta: …nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Domanda all’on. Rosy Bindi (che funge anche da vice-presidente della Camera):
Jena: Cosa dice l’articolo 1 della Costituzione?
Bindi: L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.
Jena: Giusto, e poi il secondo comma prosegue…
Bindi: Vuol prendermi in giro?
Jena: No, mi dica, come prosegue il secondo comma dell’articolo 1?
Bindi: Ma non c’è nessun secondo comma!
Niente da dire sui Padri costituenti, per carità… ma se i Figli sono questi, sono molto preoccupato per il futuro di questa povera Italia.

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