lunedì 8 maggio 2023

TEMPI DURI PER I PENSIONATI ITALIANI IN BULGARIA

Oggi tutti i patronati esteri hanno avuto una videoconferenza con l’Inps avente per oggetto anche:

“Fiscalità internazionale, nuovi criteri di applicazione della convenzione italo-bulgara contro le doppie imposizioni”.

L’informativa era già a conoscenza di quasi tutti i pensionati che tuttora godono dell’esenzione dall’imposta italiana sulla pensione. L’Inps, nella persona di una funzionaria addetta, ha confermato quanto già aveva comunicato, cioè: chi ha la cittadinanza bulgara ha diritto alla esenzione, altrimenti dal mese di giugno l’Istituto è costretto a riapplicare sulle nostre pensioni l’Irpef e per quanto riguarda gli arretrati aggiungerà all’Irpef mensile i mesi che vanno da gennaio a maggio. Abbiamo chiesto in che misura, ma ci hanno risposto che ogni ufficio territoriale, solo per l’anno 2023, si regolerà di conseguenza. Alcuni di questi uffici potrebbero iniziare o hanno già iniziato a ritassare dal mese di maggio, altri potrebbero iniziare a luglio. Per gli anni antecedenti se ne occuperà direttamente l’Agenzia delle Entrate.

Questa decisione non arriva dall’Inps naturalmente, perché è solo un sostituto d’imposta, ma viene imposta dall’Agenzia delle Entrate. L'Inps, come era prevedibile, ha passato la palla.

Abbiamo anche chiesto in che misura l’Inps ci può tagliare la pensione e ci hanno risposto che potrebbe venire erogata una pensione addirittura di zero euro. Purtroppo per noi, per pagare le tasse, non esiste – secondo la legge – il limite di salvaguardia. Ho domandato alla funzionaria se ritenesse morale questo comportamento, e ha potuto rispondermi a mezza bocca che purtroppo la legge è questa.

Molti di noi sono fuggiti o stanno fuggendo per altri lidi più confortevoli dal lato fiscale, ma quello di cui abbiamo goduto, sempre secondo l’Inps e l’Agenzia delle Entrate, dovrà essere restituito.

Cosa succederà non lo sappiamo, saremo noi pensionati, nella misura e nel numero che vedremo al momento opportuno, a organizzare qualsiasi azione mediatica che supporti il dramma che vivremo.

In altro scritto avevo già evidenziato che il nostro nemico non era l’Inps ma l’Agenzia delle Entrate, e adesso sembra che i nodi siano venuti al pettine e non se ne uscirà fuori se non con la modifica di questa maledetta Convenzione.

Molto probabilmente oggi vedo le cose dal lato negativo, anche perché da sabato la coda del Covid ha toccato anche me, ma credo che anche le cause contro l’Inps potrebbero saltare, dato che l’Inps – per quanto riguarda l’Irpef – è solo un sostituto d’imposta, quindi non possiamo appellarci a un suo errore, perché questo non è sull’importo della pensione. Questa, comunque, sarà un’altra storia.

Stando così la situazione possiamo aspirare solo a un miracolo, che potrebbe arrivare da Varna dalla Beata Orietta Armiliato, che con la congrega di suoi sodali del “Gruppo operativo pro defiscalizzazione pensione in Bulgaria” definiva questo Patronato un gruppo che ha preferito seguire la strada filogovernativa. Noi come Patronato siamo impotenti di fronte a quello che sta per avvenire, ma questa signora – che da Beata faremo subito Santa quando risolverà il nostro problema – adesso intenterà un’azione contro l’Agenzia delle Entrate proponendo a tutti i pensionati la dichiarazione che siamo cittadini bulgari, fatta naturalmente con un’autocertificazione. Se non bastasse quella possiamo aggiungere un’altra aspirazione: quella di prossima autocandidata a Console onorario. Di fronte a questa carica anche l’Agenzia delle Entrate ci darà ragione.

Perché ho scritto questo ultimo paragrafo? Per togliermi un sassolino dalla scarpa… C’è gente, in giro, che pur di mettersi in evidenza non esita a parlare di minacce ricevute da becere combriccole e gruppi vari e criticare chi non segue la loro strada. Signora Armiliato, lei che ha tutte queste personali entrature costruite in anni di lavoro, non so da quale pulpito parla, ma se è davvero tanto brava risolva il nostro problema. Noi siamo solo un Patronato che cerca di dare supporto a tutti i pensionati, siano essi italiani o bulgari e non facciamo parte di alcun gruppo filogovernativo, ma delle istituzioni e non ci sono dietro a noi servizi a pagamento di consulenza traduzione e domiciliazione e altro ancora, servizi giustamente a pagamento, ma che stonano quando queste persone che firmano le bestialità che ho letto, si dicono disinteressate.





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4 commenti:

  1. Ciao Antonio. Purtroppo, di millantatori ce ne sono molti in giro. Fosse solo questo, ci si potrebbe passare sopra, ma bisogna aggiungere anche i truffatori e per giunta incompetenti. Seguo ed ascolto solo te. ONESTO, competente e sempre disponibile ad aiutare. Ti contraddistinguono sensibilità e gentilezza. Ciao Amico mio, e grazie per tutto quello che fai.

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  2. Bravo Antonio ben detto a questo punto penso che non ci salverà neanche la messa cantata.Buona vita a tutti noi.

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  3. Le ho già inviato un commento, evidentemente non confacente al suo onore, e così non lo ha pubblicato. Reitero, fiducioso.
    Bravo?
    Certamente, il camionista lecchese che vive a Sofia ha fatto più danni di lei con le continue comparsate in televisione.
    Parliamo di un semianalfabeta con la patente di guida...
    Anche lei, nel suo piccolo, ha fatto la sua parte nel richiamare l'attenzione mediatica sugli italiani non "tassati" in Bulgaria.
    Chiamiamole "debolezze caratteriali", per le quali la folta rappresentanza di italiani presenti in Bulgaria vi sarà grata a vita

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