lunedì 6 luglio 2015

Anche i bulgari vogliono “Scoprire la Bulgaria”


Due storie belle ma totalmente diverse. Sono avvenute oggi 6 luglio, la prima a Pazardjik e la seconda in Grecia. Di quella greca ne parlerò domani, mentre mi piace soffermarmi su quella bulgara. Sabato pomeriggio mi telefona Pepsi Cola, così chiamiamo la nostra amica Petya, fioraia al pazar. Mi passa al telefono un ragazzo che, in modo un po’ goffo e timido, mi dice che vorrebbe acquistare due copie del mio libro Scoprire la Bulgaria. E’ tardi e domando se è possibile vederci lunedì alle ore 12.00 sempre da Petya. Mi risponde che va bene perché starà a Pazardjik dalla nonna per tutto il mese.

Trafelato perché in ritardo, arrivo oggi all’appuntamento da Petya che mi accoglie, come sempre, con un caldo abbraccio, seguito da due casti baci di benvenuto. Accanto a lei un’anziana signora bulgara e due bei ragazzi che concludo subito debbano essere i nipoti. Ci salutiamo cordialmente, la signora pronunciando solo qualche parola in italiano, mentre con i ragazzi intavolo subito un dialogo nella nostra lingua. La signora tiene in mano una copia del mio libro che non ho capito da chi possa averlo avuto. Tiro fuori i miei due libri e li porgo ai ragazzi, poi la nonna, subito seguita dai nipoti, mi chiede di fare un autografo sul frontespizio del libro. Con fare serioso, da grande scrittore di best-sellers, firmo tutti i libri, uno con dedica particolare per l’amico che lo riceverà al loro rientro in Italia.

Li vedo felici e contenti di potermi conoscere personalmente, perché mi hanno visto nel servizio delle “Iene” su Mediaset e mi ammirano molto… potenza della comunicazione!!! Diventare famosi e ammirati per esser stati costretti ad autoesiliarsi in Bulgaria a sopravvivere con la propria pensione, lasciandosi dietro anche i balzelli di Equitalia!! Martin dovrebbe avere circa 16-17 anni, mentre Mario, il più piccolo, ne ha 14. Arrivano dalla provincia di Milano, dove – da bravi ragazzi lumbard quali sono – studiano proficuamente. Vengono tutti gli anni a trovare la nonna a Pazardjik. Domando dei genitori, mi dicono che quanto prima verranno anche loro ed esprimo il desiderio di conoscerli, così che lascio loro il mio numero di telefono.

Poi, inaspettata, arriva la sorpresa. Domando loro chi dei genitori sia italiano e chi bulgaro e tutti, con un sorriso, mi rispondono che sono tutti e due bulgari. I genitori sono emigrati in Italia circa vent’anni prima e adesso vivono tutti in Italia, loro - i ragazzi - sono nati in Italia e praticamente sono italo-bulgari, perfettamente inseriti nel tessuto sociale, culturale ed economico italiano.

Rido e sorrido al pensiero di un mio vecchio post intitolato “Emigranti italiani al contrario”, nel quale descrivevo la condizione venutasi a creare, di bulgari che emigrano in Italia per cercare lavoro e migliori condizioni di vita e di pensionati italiani che, per vivere decorosamente, emigrano invece in Bulgaria. Le parti si sono invertite. E sono doppiamente felice che io, emigrato italiano, debba spiegare e far scoprire “la mia Bulgaria” a ragazzi bulgari che vivono in Italia e arrivano in Bulgaria a trascorrere le loro “ferie” da turisti italiani.

La nonna mi chiede se pubblicherò il libro in lingua bulgara, perché per lei è un po’ difficile leggerlo e capirlo. Le rispondo che non posso, perché la Bulgaria la devono scoprire gli italiani, mentre i bulgari, invece, già la vivono, e anche con molte difficoltà. Ci lasciamo con la promessa di farmi conoscere, quando arriveranno, i loro genitori bulgari, sicuramente molto più integrati in Italia, di quanto io possa esserlo in Bulgaria, a cominciare dalla lingua.





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2 commenti:

  1. Hai visto come è sorprendente la vita....nn ci si annoia mai ;)

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  2. Ho visto commenti tipo: Come sarà se tutti pensionati andranno fuori di Italia?
    Ogni individuo ha il diritto di scegliere dove vivere. Nessuno ha il diritto di giudicare gli altri per le loro scelte.
    La mia città Pazardjik è bella e tranquilla, spero che gli signori italiani sono contenti qui. 😊

    Saluti,Mira

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