Ormai quasi giornalmente tutte le reti televisive italiane, in qualsiasi servizio, mettono sull’avviso i cittadini italiani sulle truffe on line. E purtroppo dobbiamo constatare che giornalmente molte persone, soprattutto anziane, ancora cadono in questi tranelli tesi a spillare anche i pochi risparmi che queste persone – con tanti sacrifici – hanno messo da parte. Anche l’Inps con posta elettronica sta mettendo i cittadini, ma soprattutto i pensionati, a guardarsi da queste truffe on line.
Queste truffe sono architettate in vari modi:
1) L’incidente che ha avuto un familiare e la telefonata di aiuto che la persona anziana riceve, che generalmente è in denaro, per poter sistemare una grave colpa e tacitarla con una somma.
2) La richiesta di una scheda che sia una Steam o una gift card (carta regalo), che la persona che ti scrive – uomo o donna a seconda di chi si contatta – chiede per i più svariati motivi, dopo essere entrata nella nostra fiducia e dopo parecchie circonlocuzioni amichevoli o affettuose.
3) La richiesta di amicizia su Facebook di una bella ragazza, che generalmente sceglie i polli tra gli uomini anziani, poi inizia sempre alla chetichella a domandare cosa fai, se sei solo, quanti anni hai e così via, fino ad arrivare a quella famosa fiducia o affettuosità che si instaura tra una chat e l’altra e poi, con molteplici motivi, la richiesta di denaro per una malattia o per un improvviso contrattempo.
4) Richiesta di amicizia su Facebook e subito finanziamento fino a 50.000 euro a tassi molto agevolati e in pochissimi giorni.
5) Sempre l’amicizia e poi la notizia che sei stato scelto, poiché sei un brav’uomo, a ereditare (questa eredità descritta nei modi più svariati) una ingente somma di denaro da una vedova molto malata, e per questo motivo mettersi in contatto con l’avvocato o il notaio che cura l’eredità, per presentare la documentazione necessaria.
Su Facebook, per ragioni di lavoro, ho più di 5.000 amici e amiche, la maggior parte pensionate/i che mi contattano per motivi inerenti la pensione. Tra queste richieste ne arrivano in quantità industriale quelle di queste ragazze o signore, che una volta rifiutavo subito, ma che da qualche mese accetto. proprio per creare un dialogo e conoscere personalmente la fine di ogni storia per poterla raccontare. Mai avrei immaginato che queste truffatrici o truffatori fossero così numerosi e provenissero da ogni parte del globo.
Devo dire anzitutto che sono un uomo fortunato e nello stesso tempo un miscredente che ha rinunciato anche a somme notevoli, perché in un paio di mesi mi sono stati offerti una volta 228 mila euro, poi addirittura 500 mila e anche miseri 45 mila euro. Dovevo solo dare i miei dati all’avvocato che si interessava della donazione, ma io stupidamente ho rifiutato la donazione e ho bloccato con segnalazione a Fb queste persone, cosicché non possano contattare altri amici.
Il racconto è quasi sempre identico. Vedova e sola con un grande patrimonio, ma condannata a una morte precoce per un tumore, vuole donare queste somme a una persona seria e onesta che potrà anche fare beneficenza. Latika Yasmin ha deciso di offrirmi in donazione 690 mila euro ma ho subito declinato l’offerta. Mentre scrivo mi arriva l’amicizia di Josiana Josiane che si presenta come Annette Rose Hernandez e mi scrive che sta tanto male in ospedale da tre anni e vuole donarmi 160 mila euro… dovrò rifiutare anche questi e sto dando un calcio alla fortuna (!). Ma non è finita perché Leslie Rema, che è ricoverato a Ginevra in via Piton n. 3 ma residente in Francia, arriva a offrirmi addirittura 3 milioni di euro, ma questo perché ha capito che sono una persona buona e onesta. Con questa vedova, data la notevole somma, sto continuando il dialogo epistolare per avere l’indirizzo postale dell’avvocato per mandare la documentazione necessaria, ma l’indirizzo non arriva. Evidentemente il buon Dio ha deciso di eleggermi a benefattore dell’umanità, perché queste donazioni dovrebbero essere redistribuite per chi ha veramente bisogno.
Ho fatto i nomi di queste persone che operano su Facebook, perché chi dovesse entrarne in contatto sappia regolarsi su come agire; dubito che qualcuna di queste persone mi denuncerà per calunnia. Avrei tanti altri nomi, ma ognuno di voi, se prudente, saprà riconoscerle subito quando chiedono l'amicizia.
Ho anche avuto il piacere e l’onore di ricevere la richiesta di amicizia da Sandra Bullock, la famosa attrice americana, che mi ha addirittura invitato a New York per il suo compleanno. Ma lei è Bulllock con tre elle ma con il profilo e le foto della vera Bullock. E’ stata veramente una persona meravigliosa, perché quando le ho prospettato il mio problema economico per raggiungerla, ha detto che avrebbe incaricato il suo team per venire a prendermi con il suo jet privato. Tutto sarà gratuito, ma come regola dovrò mandarle una scheda VIP di 500 dollari e tutti i miei dati personali e il passaporto per poter organizzare il viaggio. Ho provato a dimezzare la cifra da mandare, dicendo che sono un pensionato, e lei benevolmente ha accettato che le mandi solo una scheda VIP da 250 dollari. Sono indeciso se andare o no, non vorrei che Trump mi chiedesse il dazio appena atterrato a New York. Alla fine l’ho bloccata mandandola dove sapete.
Ho dovuto anche rinunciare all’amore che mi davano meravigliose ragazze e donne max 40enni. D’altronde innamorarsi di un 83enne non è così difficile! Mi guardo allo specchio e mi dico: Anto’, sei proprio fico! Dispostissime a diventare compagne per la vita, con un unico problema: mandami il denaro per il viaggio. E in questo sono proprio sfortunato, perché non ne ho trovato una che avesse un lavoro, erano state tutte licenziate e in ogni caso senza un euro da poter anticipare per il viaggio, che avrei rimborsato appena arrivate a Sofia. Tante altre invece, dopo le immancabili profusioni amorose e relative foto, finiscono la connessione internet e ti pregano di mandar loro una gift card dei più svariati operatori per poter riconnettersi. Queste, infine, sono le meno onerose perché si accontentano anche di una ricarica di 50 o 100 euro.
Molte di queste amicizie, dopo averci contattato su Facebook, chiedono il nostro numero whattsapp o Telegram, adducendo il motivo che su Facebook hanno poca connessione. Non so perché chiedono spesso questi numeri, ma è sempre meglio rifiutare questa richiesta.
Chiudo l’argomento sperando di aver messo in guardia persone che sui social facilmente potrebbero cadere in questi tranelli. Io ho accettato queste amicizie per poter studiare queste persone - generalmente donne (o almeno così si presentano) - e trarne le conclusioni, ma ho constatato che sono professionisti che molto facilmente possono abbindolare persone anziane, sole, indotte a credere di aver trovato una persona amica che può comprenderle e forse anche amarle. Categorico è il consiglio: non mandare mai soldi per nessun motivo… dopo un po’ viene meno sia l’amore che l’amicizia.
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