martedì 27 agosto 2013

Da Italia-Bulgaria a Italia-Polonia solo andata?


Sveglia alle cinque del mattino. Siamo ospiti di Fabio e Kalina a Sofia. Fabio ci ha consigliato di dormire a casa sua, da dove il giorno dopo saremmo partiti entrambi, lui Chiara e Kalina in macchina per l’Italia, io e Renata per la Polonia in autobus. La sera prima abbiamo preparato una mole enorme di panini che sarebbero stati preziosi e salutari per il viaggio.
Alle ore sette arriva il taxi prenotato la sera prima, carichiamo borsoni e masserizie varie sull'auto che ci avrebbe portato alla stazione dei pullman, mentre loro, un po’ in ritardo, si accingono, a loro volta, a sistemare in macchina le loro cose. Chiara, la bambina di Fabio, è eccitatissima per la partenza; come me, d’altronde… perché è la prima volta che affronto un viaggio così lungo e perché sono curioso di conoscere la Polonia. Rivedrò, dopo tanti anni, Janina e Dino, mamma e fratello di Renata, e scoprirò, soprattutto, la loro terra.
Dopo il libro Scoprire la Bulgaria, nel quale ho avuto modo di descrivere come vedevo i bulgari e la Bulgaria, mi accingo adesso a scoprire la Polonia… chi avrebbe mai detto che alla mia età, oltre pensionato, mi sarei scoperto anche curioso viaggiatore? Ho preferito il viaggio in pullman perché avrei avuto modo di vedere, anche se molto limitatamente, Serbia Ungheria e Slovacchia, e secondariamente, ma non tanto, perché un viaggio aereo sarebbe stato per me molto oneroso.
In verità il viaggio ha un duplice scopo: vedere la Polonia e informarsi se è possibile, con la mia pensione, trasferirvisi a viverci, come sette anni fa feci per la Bulgaria. Non perché non stia bene in Bulgaria, anzi… sono anni che descrivo le bellezze di questa terra, la cordialità dei bulgari, la serenità che vi ho trovato, pur dovendo affrontare anche momenti difficili dal lato sanitario; ho trovato buoni amici e persone che mi hanno accolto in modo meraviglioso, medici preparati sia dal lato professionale che umano e soprattutto sono bastati i soldi per vivere decorosamente.
E allora perché trasferirsi? Renata, la mia compagna, pur sentendosi profondamente italiana, non potrebbe mai tradire un sentimento che si acquisisce per nascita, per cui poter tornare nella sua terra, vicina a figlia, nipote, madre e fratello le cambierebbe in modo estremamente positivo la vita. In quanto a me, ormai mi sento definitivamente un esule e vivere in Bulgaria o in Polonia non fa differenza, purché si possa vivere dignitosamente. Ripeto ancora una volta che la Patria è quella terra, quel luogo che ti dà la possibilità di una vita che valga la pena esser vissuta, dopo aver sgobbato per anni e anni. Qualcuno vede ancora nell’Italia quella terra in grado di dare ai propri cittadini un briciolo di dignità? Siamo il popolo più vessato d’Europa e dintorni, permettiamo passivamente che chiunque arrivi ci prenda a calci a casa nostra, dobbiamo mantenere lautamente una classe politica inetta, tracotante, ladra e bugiarda, e avere un socio, lo Stato, che ci asfissia con  tasse e balzelli senza nulla dare in cambio.
Eccoci finalmente, dopo 21 ore, a Cracovia. I 170 km che ci separano da Krosno sono percorsi in parte in autostrada e in parte sulla statale. Non mi ci vuole molto a capire che la Polonia è tutt’altra cosa rispetto alla Bulgaria. Sappiamo tutti che la Bulgaria è stata ed è tra le nazioni più povere d’Europa, e pur avendo fatto moltissimo nei sei anni in cui è entrata a far parte della UE, rimane ancora fanalino di coda nelle strutture, nelle fabbriche, nell’agricoltura, nei servizi, ecc. La parte di Polonia che stiamo attraversando è quella che qui considerano la più povera, il sud. Già… il sud, ovunque giri, è sempre il più povero, chissà perché…  Eppure le strade, le campagne, i boschi e le case che percorriamo velocemente mi danno l’impressione di una opulenza e di una prosperità che non ho mai riscontrato neanche in Italia. Anzi, scusate, dimentichiamo l’Italia. Forse il paragone è un po’ azzardato, ma a me è sembrato di percorrere la Piccola Svizzera, le strade meticolosamente segnate con strisce bianche, con quelle belle case rurali, con i tetti a spiovere, che sembrano ville.
Purtroppo, non abbiamo avuto la possibilità di visitare molto e abbiamo passato parecchi giorni nella pace di una casetta in collina circondata da boschi e prati, visitati talora da cerbiatti e lepri. Ma quei pochi giri che abbiamo fatto nei dintorni, mi hanno convinto che anche qui il costo della vita è paragonabile a quello della Bulgaria, eccezion fatta, forse, per un lieve aumento negli affitti.
Ho fatto anche un sondaggio in un sito di italiani in Polonia e quasi tutti mi hanno confermato che con gli ormai famosi miei 1000 euro, in provincia si può vivere tranquillamente. Domani si ritorna a casa. Mi sono concesso un anno di riflessione per decidere e, nell’eventualità, sistemare le pratiche burocratiche in Bulgaria. La prima impressione mi ha veramente stupito, voglio sperare che sia quella giusta per me e Renata, ove dovessi decidere di trasferirmi qui. In ogni caso anche qui - e molto più che in Bulgaria -  ho trovato tanti italiani, pensionati e commercianti, che hanno deciso di affrontare una nuova vita lontani dall’Italia. Purtroppo. Si continuerà con Italia-Polonia solo andata? Ne riparleremo tra un anno. La differenza la fa la temperatura. La Polonia ha un clima più freddo della Bulgaria, però si dice che il freddo "intosta". L’unica certezza è che il viaggio rimane sempre di “solo andata”.

Qualche foto della vacanza e di qualche località visitata:


Ciao Bulgaria, ci vediamo tra venti giorni

Ponte sul Danubio a Belgrado, visto dal pullman

Campagna ungherese dal pullman

Da Krosno per Sanok: in tutta la Polonia un'infinità di paratie anti-rumore

Chiesa di S. Francesco a Krosno

Parte panoramica di Sanok

Una "rotonda" sulla strada per Sandomierz


Sulla strada per Tarnobrzeg: a sinistra notare
una pensilina coperta e con panca per chi aspetta l'autobus

Porta Opatovska a Sandomierz

Una piazza di Sandomierz

Case rurali (!!??...)

Case rurali

Case rurali

Cerbiatti al pascolo nel prato di Janina

Piatto classico della cucina polacca: i Pieroghi







































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3 commenti:

  1. Io invece da 5 settembre posso scrivere Polonia-Italia solo andata.....

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  2. Witam, Benvenuto fra noi "esuli" in una terra straordinaria!!!!

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  3. In Polonia ci sono ospedali moderni, in Bulgaria no. La Polonia è un paese con una crescita molto più veloce della Bulgaria ma per un pensionato non è una buona cosa questa perché il costo della vita aumenta. Io ho notato questo rapporto con il costo della vita italiana, 1/3 Bulgaria, 2/4 Polonia ma forse ora anche 3/4, diciamo che per fortuna beni principali come il cibo costano sempre poco. In Polonia si sente meno l'effetto del comunismo, ora offre di tutto, anche l'istruzione è ottima, e come paese da speranze per il futuro. Per un pensionato attivo meglio la Polonia, ma in Bulgaria i può fare il bagno al mare xD fab

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