venerdì 11 dicembre 2009

io invece ne sono orgoglioso

perche’ mi ritengo onorato di essere connazionale di una lunghissima schiera di persone che hanno illustrato e reso famosa l’Italia nel mondo. Nella parte superiore del Palazzo della Civilta’ del Lavoro dell’Eur a Roma, la buonanima di zio Benito fece incidere sui quattro lati, perche’ fosse visibile a tutti: “Un popolo di poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori, trasmigratori”. Questa frase e’ solo il compendio della genialita’ di questo nostro paese: io e la stragrande maggioranza degli italiani abbiamo la fortuna, l’onore e l’onere di farne parte.
E’ pur vero che anche ben altra fama ha esportato l’Italia, una su tutte la mafia, conosciuta in tutto il mondo, che e’ sempre stata la bestia nera del nostro Stato e dei governi succedutisi nel tempo.
Quasi tre anni fa moriva il giornalista Vittorio Corona, un uomo che ha ingrossato il numero di quei geni descritti nel quadrato dell’Eur. Siciliano come me, certamente in vita molte volte si sara’ vergognato che la sua bellissima isola natale sia stata culla e prima esportatrice di mafia nel mondo. Ma la morte prematura lo ha risparmiato da un’altra vergogna, che sarebbe stata per lui ancor piu’ ignobile: il figlio Fabrizio.
Si’, purtroppo anche noi potremmo avere motivo per vergognarci di essere italiani e il principale sarebbe quello di avere per connazionale un individuo di tal fatta, un uomo - figlio di un grande padre - che non ha fatto altro nella vita che vivere ai margini dell’onesta’ e della legalita', facendo del ricatto il primo business, dando ai giovani (vista la fama mediatica) l’esempio piu’ deteriore per vivere e far soldi alle spalle degli altri.
Questo individuo, condannato per i reati contestatigli, ha dichiarato di vergognarsi di essere italiano. Io credo che il 99,9% degli italiani e’ fiero di esserlo, perche’ e’ la storia a parlare per noi, perche’ e’ simbolo della genialita’, del sacrificio, del lavoro oscuro di tanta gente che ogni mattina si alza andando a lavorare per tenere sempre acceso il motore della macchina Italia.
Su internet c’e’ un sito a suo nome: www.fabriziocorona.fan-club.it. Nella prima pagina un titolo: “Nella vita contano la parola, il rispetto e l’onore… non tutti hanno questi valori”. Appunto! E’ indubbio che molte cose dovrebbero cambiare in Italia. Da quale pulpito arriva la predica! Parola, rispetto e onore… ma Fabrizio Corona sa cosa significano e dove abitano queste parole? Da siciliano e da italiano mi vergogno, si’, di averlo corregionale e connazionale e mi auguro che presto possa trovare un paese nel mondo che lo sopporti al posto nostro. Se poi qualcuno volesse proprio contattarlo, propongo il sito alternativo: http://www.fabriziocorona.fancul.it/.

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