venerdì 20 novembre 2009

Politica politici partiti e bla bla bla...

Politica, la parola piu’ usata ed abusata della nostra vita quotidiana, parola astratta che sottintende un profondo significato reale. Per i greci politike’: tutto cio’ che interessa la citta’-stato, l’amministrazione, il governo, il modo di vivere, il benessere della citta’ e quindi dei cittadini. Ogni cittadino credo sia in grado di dare una definizione di questa parola, eppure rimane un intrigo misterioso di idee e pensieri difficile a districare, perche’ alla parola politica bisogna accostare il suo derivato: politico. Il politico o i politici sono coloro che si interessano di politica e quindi del nostro governo, del nostro benessere, del nostro modo migliore di vivere. E qui nasce la nostra confusione mentale. Non e’ la politica ad essere oscura, anzi e’ chiarissima. E’ il politico, colui che la gestisce e la interpreta, a renderla difficile, astrusa ed incomprensibile.
Vogliamo parlare dei politici seri, idealisti, in buona fede? Hanno tutti, comunque, ricette diverse per ottenere il benessere dei cittadini. Ogni linea di pensiero si trasforma nel partito dove ogni politico si riconosce e svolge il proprio ruolo. Tanti partiti quante sono le idee. Pertanto, stesso obiettivo da raggiungere, percorrendo strade diverse, talora opposte. Quale sara’ quella giusta?
Tutti idealisti e in buona fede questi politici? Per carita’, non scherziamo! Ai pochi veri politici va aggiunta una pletora di politic-anti che rincorrono, attraverso la politica, interessi e tornaconti che nulla hanno a che vedere con il benessere della collettivita’. Professionisti della dialettica, incantatori di serpenti, plagiatori, prestanomi, intrallazzatori, artisti dell’inganno in doppiopetto. Di destra, di sinistra, di centro? Ogni partito si tiene ben stretti i suoi, sono la linfa che foraggia i partiti stessi e le campagne elettorali.
Se togliamo, tra senatori e deputati, un centinaio di nomi noti al circuito mediatico, chi sono gli altri ottocento e piu' parlamentari? E’ l’anonima massa ondivaga che forma i partiti e le relative correnti, che si adegua agli ordini di scuderia pronta a spingere il carro guidato dal leader-cocchiere.
Era forse migliore la prima repubblica? Certamente no! Cosi’ come e’ certo che non e’ questa la repubblica alternativa che gli italiani vogliono. Non vogliono sapere chi e’ Berlusconi. Un giorno la storia ce lo potrebbe consegnare come un grande filibustiere. Oggi e’ il Presidente del Consiglio, eletto a larga maggioranza dagli italiani. E tutti sono tenuti a rispettare l’esito delle urne, maggioranza e opposizione.
Esisteva una volta la normale contrapposizione dialettica, inevitabile in una assemblea parlamentare composta da decine di partiti. Oggi, con soli cinque partiti a rappresentare gli italiani, si e’ arrivati all’aut-aut, agli insulti, alle offese personali e alle calunnie da una parte e dall’altra, mettendo nel dimenticatoio i gravi problemi in cui si dibattono gli italiani.
Le mie simpatie vanno a destra, ma se oggi dovessi dare un voto a questo parlamento, l’unico ad avere la sufficienza sarebbe Casini con la sua Udc, leader di un partito trasformista che ha pero’ capito che con il compromesso si potrebbe ottenere qualche benefico effetto anche per l’Italia e gli italiani.
Di Pietro: bocciato in toto, robuste braccia rubate all’agricoltura (mi scuso con i contadini), ha scambiato l’Italia per l’America latina fondando un partito giustizialista.
Bersani: bocciato. Sta seguendo i predecessori in una linea perdente che continua a castigarli. Lo sport in voga nel Pd e’ il masochismo. Un consiglio: perche’ non prova a costruire qualcosa insieme all’avversario? Costruire e cambiare: questo e’ utile agli italiani, non la solita litania contro Berlusconi.
Lega: rimandata. Fa parte del governo applicando e svolgendo il suo programma elettorale, ma deve imparare a usare le parole malleabilita’, flessibilita’, duttilita’ e compromesso; un partito al governo deve avere anche queste prerogative.
Pdl: rimandato. Molte cose sono state fatte (promosso per il disastroso evento abruzzese) ma tantissime sono ancora da fare. Bisogna smettere con il muro contro muro, si e’ arrivati allo stallo e all’esautorazione del Parlamento. Berlusconi e’ stato democraticamente eletto per governare, non per affossare questo nostro paese. Tutti conosciamo i suoi guai giudiziari cosi’ come sappiamo di certa magistratura politicizzata, ma si ricordi pure che ogni camino produce cenere e anche lui qualche camino deve averlo acceso. Il sistema giudiziario italiano non dovrebbe essere riformato ma ricostruito, proprio per questo motivo si faccia processare per dimostrare le iatture che creano questi giudici non a lui ma all’Italia. Sicuramente la giustizia trionfera’ e la maggioranza degli italiani continuera’ a votarlo.
E poi basta con le lotte intestine. Pochi italiani hanno capito il ruolo che sta recitando Fini in questa vicenda. Io e tantissimi italiani che lo hanno votato, essendo profani di politica e del suo sottobosco, non riusciamo a capire come mai abbia cominciato a strizzare l’occhio alla sinistra. In un post del 9 febbraio 2009 lo avevo pronosticato come prossimo Presidente della Repubblica. I suoi dissensi all’interno del Pdl sono una mossa tattica per arrivare al settennato? Noi suoi poveri elettori, inesperti di manovre di palazzo, siamo a dir poco sorpresi. Se la fusione col Pdl e’ fallita ritorni ad An ma cominci a parlar chiaro e se bisogna ritornare alle urne si manifesti chiara questa volonta’. Il mandato che gli elettori hanno dato a Berlusconi, comunque, e’ di governare per cinque anni. Chi tradisce questo mandato se ne dovra’ assumere la responsabilita’.
Quirinale: promosso. Napolitano ha interpretato benissimo il suo ruolo super partes, pur venendo dall’aberrante ideologia comunista. Da mesi stimola i partiti alla discussione democratica per ridare slancio all’Italia e alla sua economia: inascoltato, purtroppo.
La frase che si sente mormorare sempre piu’ spesso sulla bocca degli italiani, di qualsiasi partito, e’ che si stava meglio quando si stava peggio. Ma questo i sondaggi non lo dicono.
Meditate, politici, meditate! Questa vostra democrazia, sta rovinando la nostra Italia.

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4 commenti:

  1. Egregio sig. capo del governo che più ha fatto nella lotta alla mafia,le vorrei chiedere perchè ,ella unitamente ai suoi ministri millanta risultati,nella lotta alla criminalità organizzata,che non le competono.
    Non le competono perchè ella ,insieme ai suoi ministri,ha operato ed opera con «Molta propaganda, molti spot e pochissima concretezza»
    Vediamo perchè,cominciamo con le Procure.
    Alcune Procure sono prive sia del capo sia dei sostituti; altre hanno scoperture di organico anche del 60 per cento.
    Alla Procura di Palermo,ad esempio, mancano ben 16 pubblici ministeri.
    Se ella e il suo Governo, che più ha fatto nella lotta alla mafia, volesse garantire la sicurezza dei cittadini metterebbe Procure e Questure in condizioni di operare in modo dignitoso
    Se ella e il suo Governo, che più ha fatto nella lotta alla mafia,volesse prendersi dei meriti non saremmo al paradosso ,ad esempio,di auto della polizia guaste e ferme in garage. Le riparazioni non si possono fare, mancano i fondi,non saremmo al paradosso di mancanza di carburante per i veicoli,di mancanza di toner per le fotocopiatrici, di mancanza della carta per redigere verbali,tanto che oggi stava per essere riciclato un documento storico,per quello che può importarle,l'ordine di servizio del 23 maggio 92 si proprio quello del giorno della strage di Capaci dove persero la vita un magistrato,a cui non fu dato il tempo di diventare una toga "rossa"la di lui moglie,anch'essa magistrato e i ragazzi della scorta:le ricordo quei nomi:Giovanni Falcone,Francesca Morvillo,Vito Schifani,Rocco Dicillo,Antonio Montinaro.
    Scusi la divagazione sig. capo del governo che più ha fatto nella lotta alla mafia,torniamo al nostro discorso . I commissariati sono al collasso, con una sola volante a disposizione.
    A rischio è la sicurezza dei cittadini. Alcuni poliziotti anticipano di tasca propria i soldi per piccole riparazioni alle vetture, pur di evitare di doverle lasciare in officina,
    sarò più preciso, sig. capo del governo che più ha fatto nella lotta alla mafia,Roma e Napoli (500 auto ferme in garage), a Palermo il dato è allarmante: su 530 tra autovetture e moto assegnate alla questura, 140 sono ferme alla caserma Lungaro, nella sezione Motorizzazione. Dal guasto di pochi euro per una frizione fuori uso si passa anche a spese da mille euro per motori sui quali gravano migliaia di chilometri.
    Le maggiori ripercussioni hanno investito i commissariati, che in media dovrebbero disporre di sette-dieci auto, a seconda dell´importanza dell´ufficio. Invece il 60 per cento delle macchine sono ferme.
    A ogni turno dai commissariati esce sempre la stessa auto, con il risultato che i mezzi fuori uso alla Lungaro sono destinati ad aumentare.questa è la situazione di Palermo,per esempio,quella Palermo dove ci sono stati gli arresti più clamorosi,di cui lei reclama il merito, effettuati dagli agenti che non solo operano in queste condizioni,che definire disagiate è poco,ma che lei neanche paga regolarmente,questi agenti hanno effettuato gli arresti perchè coordinati da quelle "toghe"che lei definisce rosse ma che sono insieme agli agenti i soli ad essere legittimati ad attribuirsene i meriti,non lei e neanche quei buffoni dei suoi galoppini.
    Come risponde ,sig. capo del governo che più ha fatto nella lotta alla mafia?
    tanto le dovevo...un cittadino che non si sente rappresentato
    da lei ne dal suo governo..

    Aloi Calabrese

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  2. "effettuati dagli agenti che non solo operano in queste condizioni, che definire disagiate è poco, ma che lei neanche paga".
    Le giro il mio pensiero in merito a questa sua esternazione. Non è senz'altro lui che Vi paga, ma siamo noi tutti italiani che vi paghiamo, con le nostre tasse, contributi e quanto altro....Lui gestisce dolosamente i nostri soldi con il concorso dei suoi galoppini e ne fa un abuso tale da meritare il processo e una condanna per alto tradimento e quanto altro penalmente ravvisabile, per tutto questo (tralasciando le altre vicende di mafia) dovrebbe essere condannato ai lavori forzati. Mi sembra di capire che lei appartiene a qualche categoria delle forze dell'ordine e allora le dico, anziché scendere in piazza in tenuta da sommossa per manganellare i lavoratori i pensionati, etc. cioè quelli che vi pagano, tirate fuori le manette, andate a prelevarlo insieme ai suoi buffoni, rinchiudeteli all’asinara e buttate via le chiavi. Nel giro di un mese riavrete i vostri soldi e tantissime onorificenze per aver liberato l’Italia da questi parassiti

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  3. Antò, mi sa che hai bisogno di un pallottoliere per rivedere le percentuali di maggioranza dichiarate da mister B. hai notato che non parla più di percentuali di sondaggio?, dice solo che è legittimato perché la maggioranza degli italiani lo hanno votato, dimenticandosi di chiarire che sono i voti degli italiani del PDL e non certo della maggioranza di tutti gli italiani; quindi lui, con queste menzogne mediatiche, ritiene di legittimato a fare quello che vuole. Sarà quindi ricordato come il presidente stracolmo di palle, tante ne ha, tante ne dice; mi auguro che alla sua collezione di palle se ne aggiunga una, quella per il piede destro.

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  4. Ma cosa c'entra Di Pietro!
    Quello che è capitato a mister B. è una reazione minima al suo modo di gestire l'Italia come se fosse una sua proprietà, ad aggravare il tutto la sua politica del "togli al povero per dare al ricco" e del "Non mi potete incriminare" altrimenti cambio le leggi e la costituzione, me ne frego degli effetti collaterali, faccio quello che mi pare, perché ho il mandato della maggioranza degli italiani che mi ha votato, dimenticandosi però di segnalare che la sua vantata maggioranza è quella degli italiani del PDL e non certo quella di tutti gli Italiani. In questa cappa di disagio stagnante emerge prepotentemente una domanda: Perché in Italia non esiste una vera politica del sociale?La risposta è molto semplice: i fondi per il sociale vengono destinati da anni alle politiche di questa “casta” di parassiti che tanto ci costa e che produce solo l'attuale debito pubblico che i cittadini sono costretti a pagare. Per fare un esempio pratico: Se il mio antipatico e indesiderato vicino di casa, si indebita oltre misura e i creditori mi costringono a pagare i suoi debiti; la mia reazione sarà quella di contestare al “vicino di casa” le spese, gli sprechi i costi enormi chiedendogli anche di intervenire nel pagamento dei suoi debiti che sono costretto a pagare. La stessa contestazione dovrebbe essere fatta alla “Casta”
    Propongo una buona ricetta per risanare il debito pubblico: dimezzare senatori, ministri, sindaci e governatori dei comuni, regioni e province, assessori, burocrati e di stato, dirigenti insediati dai partiti e quanto altro riconducibile alla “casta”. Dimezzare i loro stipendi, togliere loro ogni privilegio, Abolire irrevocabilmente ogni finanziamento ai partiti, ai giornali, sciogliere e cancellare tutti gli Enti inutili che hanno costituito al solo scopo di assorbire tutta quella pletora di esponenti di partito usciti dalla scena politica; con i loro “trombati” e le varie clientele di partito. Togliere dal servizio il 90% delle auto blu, restituire alla Banca D'Italia il suo ruolo e la prerogativa di stampare la moneta di stato che eliminerebbe di fatto il nostro debito e il signoraggio delle Banche. Per ottenere tutto questo, gli italiani disattesi dovrebbero promuovere una bella mobilitazione di piazza per riappropriarsi della loro sovranità in ordine al paese Italia.

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