Fortunato in amore?
Chiamiamoli
bidoni oppure bufale, ma la sostanza non cambia. Alla fine tutto potrebbe
esplodere in una grassa risata, se non fossero coinvolti i sentimenti di
persone che possono reagire malamente a certe delusioni. Angelo mi presenta l’amico.
“Ciao, Fortunato”. “Ah… beato te!”. “In che senso?”.”Non è facile trovare un
uomo fortunato”. “Spero tu non voglia affondare il dito nella piaga”. “Per
carità!... cosa è successo?”. Siamo al Caffè “La
Dolce Vita ” e ci sediamo a sorseggiare
qualcosa e socializzare con Fortunato, l’amico di Angelo arrivato il giorno
prima. “Niente di irrecuperabile, ero venuto a fare una vacanza amorosa e mi
ritrovo invece a fare il turista, circondato da vecchi amici”.
Ci
ritroviamo la sera a cena a casa di Angelo e il discorso cade, ovviamente sulla
vicenda. “Da due anni chatto, con l’uso del traduttore, naturalmente, con una
signora bulgara, con la quale si è creato un rapporto amichevole e di simpatia.
Scambiamo le notizie, le impressioni, anche i momenti negativi che fanno parte
della vita. Ha cinquanta anni e mi dice che è un medico. Non è che mi sia
creato illusioni particolari o mi sia ficcato in un amore o in una passione
folli, è un normalissimo rapporto tra persone che vivono in due Paesi diversi,
ma non ci sarebbe niente di male se venisse fuori qualcosa che ci potrebbe
legare di più, anche perché sono solo e vorrei trasferirmi, appena risolte le
pratiche burocratiche della mia pensione, in Bulgaria”.
Fortunato è
un brav’uomo di 57 anni, ex camionista, che sta per andare in pensione, dopo
molte vicissitudini, anche dolorose, che ha vissuto sulla propria pelle. Parla
con voce piana e suadente, che non alza mai neanche in un contraddittorio.
Conoscendolo a prima vista penso sia impossibile non andare d’accordo con lui,
lo definirei un uomo mansueto anche se mi ha raccontato situazioni kafkiane
nelle quali si è trovato e sta superando. “Sono partito avvisandola dell’ora e
giorno in cui sarei arrivato. Mi ha sempre detto che abita dopo Varna. Ci siamo
sentiti anche con messaggi telefonici. Poi, dal momento della mia partenza fino
all’arrivo in Bulgaria ho trovato sia io che i miei amici il telefono staccato.
Non so cosa pensare”. “Ci sono interessi di mezzo? Le hai mai mandato dei
soldi?”. “Assolutamente no. Solo frasi e parole che si scambiano persone unite
da una simpatia reciproca”. “Forse si era presentata a te sotto una veste che
invece non era e adesso se ne vergogna e si è dileguata”. “Non so cosa pensare.
La cosa positiva è che qui ho trovato veri amici che mi hanno accolto. Ho fatto
qualche giorno di vacanza, ho conosciuto Pazardjik, e domattina parto”. “Parti
ma tornerai non appena sistemate le tue cose…”. “Certamente, a ottobre penso di
tornare a Pazardjik definitivamente… in quanto a una compagna, prima o poi
arriverà quella giusta”.
Buon ritorno
a casa, caro Fortunato, e arrivederci presto…
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