Dopo otto mesi, per
l’interessamento in primis della “Fondazione di Italiani e Amici
dell’Italia in Bulgaria”, e in secundis per il sollecito interesse e i buoni
uffici della Signora Cristiana Santulli, che vorrei ringraziare pubblicamente
per la sua sensibilità e disponibilità, ho potuto incassare la mia pensione in
Bulgaria esente da gravami fiscali. In verità avrei potuto richiederla già otto
anni fa, ma l’assenza di informazioni da parte delle istituzioni, ha fatto sì
che solo nel dicembre scorso abbia chiesto ciò che era mio diritto già allora.
Con la possibilità, però, di richiedere al Centro Operativo dell’Agenzia delle
Entrate di Pescara gli arretrati di Irpef di 48 mesi, equivalenti a 4 anni.
Cosa che ho fatto in data 6 dicembre 2013. Perdurando il silenzio, in data 10
luglio mi sono permesso di scrivere una lettera per avere notizie della mia
richiesta e sollecitare nel contempo la pratica. Ecco la lettera:
“Spett.le Centro Operativo
Agenzia delle Entrate di Pescara,
in data 6 dicembre 2013 Vi
ho spedito tutta la documentazione relativa alla pratica per la detassazione
della mia pensione in Bulgaria, così come all’Inps di Roma. Mentre è stata già
accettata la mia richiesta da parte dell’Inps, per cui dal mese di agosto
riceverò quanto richiesto, da parte Vostra non ho ricevuto comunicazione
alcuna, mentre mi risulta che la documentazione è stata da Voi ricevuta in data
19 dicembre 2013.
“Forse a Voi interesserà
poco, ma vorrei in breve raccontarVi la mia storia.
“Sono arrivato in Bulgaria
nel giugno del 2006 perché con 820 euro di pensione mi sarebbe stato
impossibile vivere in Italia da persona normale. Questo è stato l’ultimo
scherzo che mi ha fatto lo Stato, dopo 50 anni di lavoro e 40 di contributi,
gli altri 10 persi per strada. Quando sono andato all’Ambasciata per iscrivermi
all’Aire nessuno mi ha detto quali sarebbero stati da quel momento i miei
diritti e doveri. Per avere diritto all’assistenza sanitaria bulgara ho pagato
per tre anni, finché un giorno, quello che dovevano comunicarmi le istituzioni,
l’ho appreso in internet in un forum sulla Bulgaria, e cioè che bastava che la
nostra Asl compilasse un modulo che avrei dovuto presentare alla Asl bulgara
per avere l’assistenza gratuita come pensionato anche in Bulgaria. Infine, dopo
sette anni, sempre su internet, so di una convenzione tra Italia e Bulgaria, in
base alla quale posso chiedere la detassazione della mia pensione. Adesso che
Cretinetti (che sarei io) viene a saperlo, si accorge però che lo Stato gli ha
fregato altri tre anni di detassazione, perché posso chiedere il rimborso solo
degli ultimi quattro anni. Ringrazio sentitamente lo Stato e compilo tutta la
documentazione necessaria sia per l’Inps che per l’Agenzia delle Entrate. Oggi
finalmente l’Inps mi riconosce il diritto e da agosto finalmente avrò il
dovuto. Rimane soltanto la risposta, alla quale tengo di più, dell’Agenzia
delle Entrate.
"La mia domanda è: pensate di potermi dare una risposta affermativa,
seguita da un bonifico del quale Vi do le coordinate, prima che renda l’anima a
Dio? Ho 73 anni e ho appena finito di superare un tumore alla vescica, sempre
ringraziando la Provvidenza. Ma
alla mia età ogni giorno che passa è sempre più difficile andare avanti e i
soldi servono per cure, medicine, e perché no?, dovrebbero servire anche per
vivere meglio (perché per me questi arretrati, anche se sono poche migliaia di
euro, valgono molto) e non voglio regalarli allo Stato, che già di angherie me
ne ha fatte tante. Volete essere anche Voi corresponsabili? RicordateVi che la
vita è una ruota e il male che si fa prima o poi ritorna. Sono passati sette
mesi dalla mia lettera e nessuno si degna di una risposta, ma in che Paese ho
vissuto?“Spero di trovare un Uomo che possa darmi notizie e che ringrazierò
infinitamente. Nel contempo scrivo qui sotto le coordinate della Banca presso
la quale spedire quanto di mia spettanza. Grazie. Antonio Tutino.”
In verità, la risposta è
stata sollecita, perché il 18 luglio mi è arrivata una e-mail che ha accelerato
i battiti del mio vecchio cuore, smorzati subito dopo alla lettura della
risposta:
“Gentile Sig. Tutino, in
riscontro alla richiesta in calce, si fa presente che l’Ufficio
Gestione e Controlli dei contribuenti non residenti sta proseguendo nel piano
di recupero dell’arretrato che consentirà ragionevolmente di esitare nel
corso del 2015 le istanze, al pari della Sua, prodotte nel 2013. Colgo
l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
A….. M…….”.
Niente di personale,
naturalmente, contro la gentile Signora che, con un linguaggio stringato e
istituzionale, ha dovuto comunicarmi che per prendere ciò che è di mia
spettanza dovrò praticamente attendere due anni, addossando la causa ad un
fantomatico piano di recupero dell’arretrato. Le colpe, in questo caso, sono
dello Stato, cioè di nessuno, perché in Italia non paga nessuno e perché
qualsiasi Renzi arrivi a voler cambiare un sistema e uno Stato fallimentare, cozzerà sempre contro l’acciaio temperato della burocrazia, dell’indolenza e
del fannullonismo che ci ha portato ad essere gli ultimi, che non saranno mai
primi come nel Vangelo, ma sempre più ultimi ultimi ultimi…
Caro sig. Tutino,
RispondiEliminaecco questo è un bellissimo articolo, degno di Lei e della Sua intelligenza.