Quousque tandem abutere, Catilina, patientia
nostra? Fino a quando,
Catilina, abuserai della nostra pazienza? Così Cicerone gridava a Catilina che
aveva tentato di farlo uccidere, cercando in tutti i modi di prendere il potere.
Stabilite le dovute differenze, è questa la domanda che i cittadini rivolgono
allo Stato: fino a quando questa carneficina?
Giovanni
Guarascio, 64enne muratore siciliano disoccupato, si dà fuoco per disperazione
perché per un debito di 10 mila euro, gli è stata messa all’asta e venduta la
casa che aveva costruito mattone dopo mattone con le sue mani.
Due anni fa
due casi. Oggi ci risiamo. Ad essere immolato, a Piacenza, è il piccolo Luca,
di due anni, che il padre avrebbe dovuto portare all’asilo, dove non arriverà
mai perché viene lasciato sul seggiolino posteriore in auto dal padre che va a
lavorare. Luca morirà di asfissia e di caldo e il padre è comunque morto dentro
perché il rimorso lo corroderà tutta la vita. Come si possa dimenticare un
bimbo in macchina non si potrebbe mai capire, se non conoscessimo i momenti
terribili, le ansie e la paura del futuro, che attanaglia ogni persona che vive
questa crisi che ci sta distruggendo.
Stefano
Cucchi, a Roma, arrestato per spaccio e morto per le botte subite. Chi lo ha
pestato non si sa, accusati e condannati per omicidio colposo i medici che non
lo avrebbero curato in tempo. Morto mentre è in consegna a personale dello
Stato e sanitario. Se dovessero ricevere un encomio si potrebbe scrivere:
fulgido esempio di abnegazione e fedeltà allo Stato.
A Milano, nel
tranquillo quartiere Niguarda, alle prime ore del mattino, un giovane ghanese
gira indisturbato a picconare chiunque si trovi sulla sua strada. In meno di
un’ora uccide tre persone, poi finalmente viene arrestato. Conosciuto alle
forze dell’ordine per furto, rapina e
detenzione di stupefacenti. Gli era
stata intimata l’espulsione due anni prima, ma casualmente si aggirava per le
vie di Milano ad ammazzare i passanti. Speriamo sia espulso quando avrà
scontato quella pena minima che lo Stato certamente gli riconoscerà tra rito
abbreviato, buona condotta e infermità mentale. Ma sicuramente troveremo
qualcuno che vorrà ancora farlo integrare.
Muore la
piccola Sofia Pirisi, affetta da atrofia muscolare spinale. Muore per colpa di
una legge sulle staminali prima bocciata, poi riveduta, poi corretta e
attualmente non in grado di soddisfare le esigenze dei pazienti perché porta a
lunghissime liste d’attesa. La piccola Sofia non saprà mai se sarebbe guarita,
perché mentre lei moriva i legislatori mettevano le virgole alla legge che
avrebbe potuto salvarla.
A Perugia, nel
palazzo della Regione Umbria, il 43enne Andrea Zampi uccide a pistolettate le incolpevoli impiegate Margherita Peccati e Daniela Crispolti e poi si suicida. La causa la
revoca di un accreditamento per la formazione. Il sindaco: “Strage nata da
clima sociale insostenibile”.
Potremmo
aggiungere i tanti morti in incidenti stradali causati da ubriachi e drogati
stranieri che non avrebbero dovuto essere in Italia perché colpiti da più
provvedimenti di espulsione che nessuna istituzione dello Stato si è preso la
briga di far rispettare.
Potremmo
aggiungere un aereo di linea dell’Itavia che viene abbattuto nei cieli di
Ustica. I colpevoli si annidano ancora tra le carte del segreto di Stato mentre
i parenti aspettano giustizia dallo stesso.
Potremmo
aggiungere le centinaia di persone, suicidatesi per colpa di uno Stato che
salva le banche in crisi, esse stesse colpevoli, mentre perseguita con Equitalia e con
l’Agenzia delle Entrate imprenditori che falliscono mentre lo Stato non li
paga per i lavori che ha loro commissionato. Morti cornuti e mazziati
mentre nel Parlamento, nelle Regioni, nelle Amministrazioni pubbliche e nelle
banche l’allegra finanza di politici e funzionari infedeli mette in moto la
magistratura.
Sospendo
l’elenco perché il lettore già conosce il resto e potrebbe annoiarsi. Siamo
arrivati al paradosso estremo, e cioè che il cittadino invece di essere e
sentirsi protetto, si debba difendere dallo Stato come il nemico più terribile
da evitare.
Fino a quando questo Stato inerte, questo Stato
imbelle - in buona o in mala fede -,
questo Stato che noi stessi abbiamo creato, i nostri rappresentanti in
Parlamento, la nostra magistratura, le nostre istituzioni, i burocrati
inventori della mala burocrazia, permetteranno questi delitti che gridano vendetta
agli occhi di Dio e delle persone oneste che continuano a sperare? C’è un Uomo
vestito di bianco, un certo Francesco,vicino ai poveri e ai deboli, che sempre
più accoratamente chiede più giustizia e più attenzione per la persona umana e
meno interesse per il “dinero” e la finanza, ma le sue parole, pur se ascoltate
da milioni di giovani e famiglie, sembrano non arrivare alle orecchie dei
palazzi del potere. Fino a quando? Anche Giobbe esaurì la sua pazienza...
hai ragione. non capisco però visto che sei in bulgaria non ci racconti di quello che succede nel paese che ti ospita.
RispondiEliminasicuramente sarebbe interessante visto che della bulgaria non se ne parla molto.
com'è l'estate a Pazardik?
ciao
Fiò