Non hanno capito niente. E hanno anche la sfacciataggine di pensare di essere i migliori. E in effetti lo sono: figli di quel “Migliore”, nomignolo attribuito a Palmiro Togliatti; questi piddini sono ancora i resti di quel partito, che giustamente Matteo Renzi vorrebbe rottamare. Al suo interno convivono molte anime, anche di estrazione cattolica, ma il comando è ancora in mano agli ultimi resti del comunismo nostrano camuffatosi negli anni nelle più disparate sigle. La gente continua a suicidarsi, le imprese chiudono una dopo l’altra, la disoccupazione aumenta, miracolosamente sindacati e imprese si alleano per restare a galla a salvare il salvabile, e quest’ultimo figlio della falce e martello si arroga il diritto di considerare impresentabili 10 milioni di elettori, così quanti sono quelli della coalizione di sinistra. In nome del cambiamento, dice. Quale cambiamento? Siamo nello stallo più completo e organizza anche manifestazioni contro la povertà. Se continua così siamo nella miseria, altro che povertà.
Ormai tutti hanno capito che con Grillo non si può non soltanto andare a braccetto ma neanche rivolgergli la parola… e allora cosa aspetta a mettersi seriamente al tavolo della concorrenza più immediata? Ha paura di perdere voti più di quanti ne abbia perso finora? Per questo veramente piccolo uomo conta solo il potere e il
partito, che tra l’altro sta già sgretolandosi, avendo capito molti che dei
problemi dell’Italia non gli importa niente. Questa è la gente che bisogna
rottamare e mal glie ne incoglie a Renzi che vorrebbe un partito dinamico,
trasparente e moderno. Il primo a sbagliare è stato lui a entrarci in questo
partito, che ha come primo obiettivo l’occupazione di tutte le leve del potere e
con un terzo dei voti comandare su tutto. Dopo Camera e Senato, adesso
l’obiettivo è il Quirinale, che Napolitano, memore dei suoi trascorsi – anche
se talvolta ha fatto il pentito – vorrebbe facilitare in tutti i modi. Questa è
l’Italia e noi italiani ce la meritiamo tutta, perché la valanga grillina che
purtroppo è solo distruttiva, non ci aiuterà a uscir fuori dal pantano.
E’ ora veramente
di affidarsi agli uomini di buona volontà che tanto declama Papa Francesco, ma
sembra che in terra italiana non ne siano rimasti o forse gli italiani non li
abbiano votati. Se dovessimo andare di nuovo alle elezioni, e penso sia anche
presto, ricordiamoci di inserire tra i candidati, anche part time, Francesco
Vescovo di Roma. Già soltanto con il suo sorriso darebbe un po’ di speranza a
quest’Italia e a questi italiani ormai allo stremo.
Sono trascorsi 48 giorni dalle elezioni e ancora non
abbiamo un governo. In Bulgaria sono state indette nuove elezioni per il 12
maggio. Qualcuno vuole scommettere una cena che quando la Bulgaria avrà un
nuovo governo, in Italia saremo ancora in alto mare? Speriamo non annegati.
Antonio, hai perfettamente ragione quando parli di Bersani e Renzi, ti volevo solo sottolineare che un gruppo di persone stà cercando in tutti i modi di far ripartire il parlamento, di cercare di legiferare per dare una mano ai più deboli, ma si trovano davanti un muro di persone che non muove niente se non è sicuro di avere un tornaconto personale, possiamo anche discutere dei modi, ma l'impegno c'è lo stanno mettendo tutto!!
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