domenica 31 agosto 2008

Grazie, grazie del tuo sorriso

Grazie, Ronaldinho, grazie perche' da tanto tempo non mi divertivo cosi' nel vedere una partita di calcio. Sebbene lontano dall'Italia, su un canale bulgaro ho visto la partita Milan-Bologna in diretta. E' stata una delizia per i miei occhi vederti giocare. Si', perche' sono convinto che per te quello che fai non e' un lavoro ma un gioco, lo si vede dal sorriso che hai sempre stampato sulla faccia. La partita non e' ancora finita e in questo momento sta in parita'. Qualsisia il risultato, sei riuscito a illuminare da solo il campo di gioco.
Proprio in questo momento il Bologna ha segnato di nuovo ed e' in vantaggio, ma questo ha poca importanza per me. I milanisti saranno dispiaciuti per il risultato, ma sanno che se vogliono divertirsi basta guardarti mentre giochi. Berlusconi potra' perdere la prima partita di campionato ma sicuramente uscira' da San Siro con i tuoi deliziosi assist negli occhi. Sei un patrimonio dell'umanita' calcistica.

venerdì 22 agosto 2008

Misteri olimpici

"Mamma mia, quanto e' alta!".
"Speriamo di farcela".
"Dio mio, dammi una spinta".
"E' difficile, ma dovrei farcela".
"Ci provo comunque, speriamo bene!".
"Ce la faccio, ce la faccio, ce la faccio".
"Speriamo di non fare nullo".
"Mi accontento anche di un bronzo".
"Sono la piu' forte, non mi prendono".
"Oggi non e' giornata, e devo pure fare pipi' ".
"C'e' troppa umidita' ".
"Mi fa male il ginocchio, ma devo resistere".
"Vorrei essere una mosca".
"Con l'oro quanti milioni prenderei?".
Sto guardando, alla televisione, l'Olimpiade dei records, organizzata, in modo impeccabile, da una Cina che vuole sorprendere il mondo con la sua efficienza, organizzazione e tecnologia. Rifletto su quanto grande potrebbe essere, veramente, questo paese, se - oltre a ostentare queste sue qualita' - praticasse i primi elementi di democrazia e diritti umani.
Un dubbio mi tormenta mentre vedo la finale del salto in alto femminile, ma la stessa cosa avviene nel salto in lungo o nel triplo. La regia inquadra le atlete che si preparano alla prova. Facce tese, nervose, occhi decisi... ma... parlano!... muovono le labbra... sono sole!
Forse dicono con le labbra quello che stanno pensando. Che cosa mormoreranno in quel momento? Difficile saperlo, anche perche' le parole sono mimate in lingue diverse. Ho provato a indovinare i vari labiali, non so se ci sono riuscito... per me resta sempre un mistero.

lunedì 18 agosto 2008

Cellule maligne nella Famiglia Cristiana

Leggo con apprensione che Famiglia Cristiana spera non sia vero il sospetto che in Italia stia rinascendo, sotto altre forme, il fascismo. C'e' da preoccuparsi, e molto. Mi chiedo, infatti, come hanno fatto i comunisti ad infiltrarsi in una rivista cosi' prestigiosa ed autorevole sia nel mondo cattolico che laico. Ce ne dovremmo preoccupare noi cattolici, ma soprattutto il Vaticano.
Don Giacomo Alberione, fondatore dei Paolini, che ho avuto l'onore e il piacere di conoscere personalmente, certamente si rivoltera' nella tomba e mai si sarebbe permesso di entrare in modo cosi' pesante e scorretto nelle decisioni prese dal governo; ma lui ha scelto un percorso di apostolato e di carita' cristiana che presto lo portera' sugli altari, mentre don Antonio Sciortino ha preferito quello piu' breve della politica, che probabilmente lo portera' ad essere collega di Di Pietro, ma mai un Don Sturzo. E' il classico siciliano che vuole per forza farsi notare (anch'io conto), a prescindere dall'abito talare. Lo dico da siciliano che pensa di conoscere i suoi corregionali.
Se Famiglia Cristiana ama cosi' tanto i rom li accolga, caritatevolmente e cristianamente, nei suoi palazzi. E faccia prendere al governo le misure necessarie a difendere veramente i "piu' deboli" da questi individui che praticano, al 99 per cento, solo un mestiere: il crimine, a danno della collettivita' tutta.
Io personalmente, da cristiano e da cattolico, vorrei - sempre cristianamente - averli lontani mille miglia, e con me milioni di italiani. Forse non saro' un buon cristiano, ma questo sentimento lo lascio alla carita' del direttore di Famiglia Cristiana.
E poi mi torna in mente un interrogativo al quale non so dare risposta: Ci sara' pure un motivo se in tutto il mondo sono invisi e cacciati via! Siamo tutti razzisti? Solo la pelosa ipocrisia della sinistra predica tolleranza. Saranno tollerati quando si integreranno ai popoli dei paesi in cui vivono, cominciando a lavorare e rinunciando al crimine come cultura. In Bulgaria il vecchio regime una cosa buona l'ha fatta: li ha costretti a lavorare e qui riescono a convivere con la popolazione bulgara accettandone le regole, ma il tema dell'integrazione e' molto piu' complesso perche' in qualsiasi posto stiano fanno sempre razza a parte, autoescludendosi dalle popolazioni locali.
Una volta la rivista si interessava di religione e di temi sociali, oggi e' passata anche alla politica attiva cavalcando l'ideologia dell'estrema sinistra. Alba, in quel di Cuneo, e' la sede storica di Famiglia Cristiana e della Ferrero, il gruppo dolciario famoso in tutto il mondo. Potrei capire l'affratellamento della rivista con la benemerita Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero, ma bisognerebbe avvisare il direttore di Famiglia Cristiana che il Ferrero col quale si e' unito si chiama Paolo, segretario del Partito di Rifondazione Comunista. (Ma forse lo sa bene).
Da ex-paolino protesto, con vigore e rabbia, sulla linea editoriale della rivista, che passa da cristiana e cattolica a cattocomunista.

domenica 17 agosto 2008

Rigurgiti di Unione Sovietica


1956: L'Unione Sovietica reprime le insurrezioni di Polonia e Ungheria. La Polonia si salva con un governo piu' duro che soffoca il dissenso interno. L'Ungheria, invece, viene invasa da carri armati e truppe sovietiche corsi in soccorso del paese fratello. L'ordine viene ristabilito con un bagno di sangue che sconfigge i "nemici" del popolo ungherese, impicca il traditore Nagy e insedia un governo fedele ai principi democratici del comunismo sovietico.
1968: L'Unione Sovietica corre in aiuto della Cecoslovacchia, occupandola con truppe e carri armati, per prestare soccorso al paese fratello, preda dei revisionisti della primavera di Praga. Anche qui solita carneficina, annientamento dei governanti complici di questo tradimento e ripristino dell'ordine con nuovi dirigenti fedeli ai fratelli sovietici.
1981: La Polonia di Solidarnosc ricomincia a dare segni di insofferenza alla fratellanza obbligata sovietica. Da un momento all'altro potrebbe essere invasa dai fratelli sovietici per salvaguardarne la democrazia. Il generale Jaruzelski prende tutti in contropiede e con un colpo di stato proclama la legge marziale. Con questa pur dolorosa decisione, salva ancora la Polonia dall'ordine imposto dai carri armati sovietici.
1991: Crolla, finalmente, l'impero comunista, retto per settant'anni sulla menzogna, sull'odio di classe, sulla soppressione degli avversari politici e sul terrore.
I paesi fratelli del Patto di Varsavia, vissuti per 45 anni sotto il manto protettivo dell'Unione Sovietica, riacquistano la loro dignita' diventando tutti libere repubbliche parlamentari elette democraticamente.
L'unione delle repubbliche socialiste sovietiche si sgretola e ogni paese "aderente" sceglie la strada della liberta' e dell'indipendenza. Anche qui, pur nella diversita' di religioni, costumi ed etnie, si instaurano quasi ovunque repubbliche parlamentari.
La Russia, grande madre ed artefice, nel bene e nel male, di settanta anni di storia che hanno cambiato e sconvolto il destino di tanti popoli, e' tornata ad essere solo Russia, un immenso territorio, un grande popolo.
Anche qui dopo settanta anni, si intravvedono i primi barlumi di democrazia, con qualche luce e molte ombre. Ma la vecchia mentalita' e' dura a morire in questi governanti, eredi ed attivi dirigenti del defunto regime sovietico. Cosi' che, pur dovendo forzatamente accettare l'evoluzione storica, ancora mal sopportano l'indipendenza e la sovranita' di paesi dell'ex federazione che prima controllavano con uno schiocco di dita. Interessi strategici ed economici, inducono ancora adesso questi signori - Putin in testa - ad applicare la teoria della sovranita' limitata, calpestando tutte le regole del diritto internazionale.
2008: Nel disinteresse quasi generale dei media, che si godono le agognate vacanze e assistono alle Olimpiadi, la Georgia, stato appartenente alla vecchia federazione sovietica, ma oggi libero, sovrano e indipendente, viene attaccata e invasa, alla vecchia maniera, dai carri armati russi, con migliaia di morti e centinaia di migliaia di profughi e senza tetto.
Tra le flebili e vane proteste di un'Europa imbelle e le minacce ugualmente vane di un Bush che abbaia ma non morde, gli eredi della vecchia Unione Sovietica hanno piazzato i loro carri armati a 45 chilometri dalla capitale georgiana e adesso sono pronti a discutere con il consesso internazionale, sicuri che nessuno osera' accorrere, se non per missioni umanitarie, in difesa di un paese che, oltre tutto, ha dato i natali a Stalin.
Cara Georgia, vuoi diventare un paese libero, occidentale, capitalistico, aderire alla Nato? No, questo non e' possibile. Sei troppo vicina al vecchio orso russo e potresti ledere i suoi interessi vitali. Questa e' gente abituata a vivere nel sospetto e non si fiderebbe neanche della madre, figurati avere gente libera vicino. Adesso hai preso solo una piccola zampata, ma se continui a molestarlo, l'orso ti mangera', con buona pace dell'Europa, degli Stati Uniti e del mondo intero. Nessuno e' disposto a innescare una terza guerra mondiale; nell'era moderna chi arriva prima con i carri armati ha sempre ragione, se poi e' una potenza nucleare e prepotente bisogna ragionarci. Ma il proverbio dice che contro la forza la ragion non vale!

mercoledì 6 agosto 2008

Un pezzo di ricambio in piu'

Un pezzo di ricambio usato in piu’, se non e’ troppo vecchio. Ecco cosa mi sono proposto di essere, se dovesse accadermi qualcosa di irreparabile.
Ieri pomeriggio guardavo in televisione uno dei tanti film polizieschi, della serie The District, che trasmettono in questo periodo estivo, per aiutarci a trascorrere il tempo e ammazzare afa e noia.
Nel film si assiste al trapianto del cuore di una persona morta, su un ragazzo che ne aveva estremo bisogno. Si vedono parenti e amici del donatore affranti dal dolore e la madre del malato commossa e felice perche’ il figlio potra’ continuare a vivere.
Da quegli sguardi che si incontrano nel film, la volonta’ di donare i miei organi, se dovessero essere ancora utili. Una decisione che ho sempre procrastinato, ma il proverbio dice che le vie del cielo sono misteriose ed infinite. Un filmetto, in fondo banale, mi ha aperto il cuore.
Che cosa puo’ esservi di piu’ bello e utile di un filo spezzato che ricuce un’altra maglia? Non so se in Bulgaria esiste l’Aido, ma questo importa poco: purche’ lo sappiano gli amici e chi mi sta vicino.

martedì 5 agosto 2008

Bentornata, amica nostra

Добре дошли a casa, Tania, amica nostra. Dopo giorni di timori e apprensioni, finalmente sappiamo che sei sulla strada della guarigione. Ti siamo stati tutti vicini, chi fisicamente chi in ispirito, condividendo con te i timori per qualcosa in cui non volevamo credere, sussurrandola sottovoce.

Adesso finalmente l'incubo e' finito. Da questa triste esperienza sicuramente hai avuto una certezza: ti sei accorta quanti amici hai, e se ne hai tanti vuol dire che hai saputo conquistarli con la serieta', la simpatia e la generosita' del tuo grande cuore.

Utilizza i giorni della convalescenza per ritemprarti e ripartire come prima, piu' forte di prima. Ti aspettiamo a Pazardjik, a settembre, per poter brindare e farci tutti una grande risata liberatoria. A presto!

domenica 3 agosto 2008

La solita storia che continua...

Sento dal telegiornale dell'apprensione per i marinai del peschereccio di Mazara del Vallo sequestrato da una motovedetta libica a 25 miglia dalla costa, in acque internazionali. E' l'ennesimo schiaffo che dobbiamo subire dal beduino.
Accogliamo giornalmente decine di barconi con centinaia di clandestini che partono dalle coste libiche senza che le autorita' si accorgano di nulla. Si accorgono soltanto di un peschereccio italiano in acque internazionali e lo costringono con la forza ad approdare a Tripoli.
I nostri governi, di destra e di sinistra, continuano a trattare e a concedere al colonnello, per una collaborazione nel Mediterraneo che non ci sara' mai, e puntualmente ci risponde con calci in faccia. Ma dove sono andati a finire i nostri artigli se mai ne abbiamo avuti?
Vi ricordate la vicenda delle infermiere bulgare e del medico palestinese condannati a morte dopo anni di prigionia per delitti assurdi che non avevano mai commesso? Alla fine sono stati tutti rilasciati dopo lauto risarcimento da parte dell'Europa.
Sono curioso di sapere come andra' a finire, cosi' come son certo che non sapremo mai che cosa stavolta gli daremo in cambio.
Non avete ancora capito che questi sono bastardi che non cambieranno mai? E da bastardi bisogna trattarli, Veltroni permettendo.