sabato 14 gennaio 2012

Linotype... vecchia gloria già dimenticata

(Articolo dedicato alla primadonna della tipografia e ai colleghi linotypisti viventi)


Sì... è così, cara vecchia linotype! Dimenticata e superata dalla tecnologia informatica, dai computer grafici capaci oggi di comporre e impaginare un giornale, una rivista, un libro in tempi ridottissimi perché bisogna correre sempre di più, perché la televisione e internet ti portano in tutto il mondo in tempo reale e non c'è quasi più il tempo di battere la notizia, perché la si dà a voce o con le immagini. Forse sei stata accantonata anche negli angoli più remoti del cosiddetto terzo mondo.
Perché oggi con un computer fai tutto e ti colleghi con tutti, mentre tu, cara linotype, facevi parte di quel mondo che, pur correndo, misurava il tempo con il passo dell'uomo.
Se oggi si facesse un sondaggio sul tuo nome, ben pochi saprebbero dire cosa sei stata per tanti anni per la stampa di tutto il mondo. Ti ricordano ancora gli addetti ai lavori, quanto meno i più anziani, giornalisti, editori, scrittori. Se domandassimo a un giornalista di trent'anni se ha mai sentito nominare la linotype, forse risponderebbe di no. Eppure sei stata, nell'era meccanica, l'innovatrice della stampa, il computer dell'attuale generazione. Con la tua invenzione la stampa fece passi giganteschi nella diffusione delle notizie, dei quotidiani, delle riviste e dei libri. Hai sorpassato il vecchio compositore che doveva comporre e mettere in riga le parole lettera per lettera, una ad una, quelle asticelle di piombo con le lettere incise in testa e non si finiva mai una riga, e le mani sempre sporche di inchiostro. Poi il solito tedesco, Ottmar Mergenthaler, circa 120 anni fa, negli Stati Uniti, ti inventò e rivoluzionasti il mondo dell'editoria. Al compimento del centesimo anno di età, quasi come un essere umano, anche tu sei andata verso il meritato riposo...

ANCHE IL GRANDE EINSTEIN HA VOLUTO CONOSCERTI...

Forse lavorare insieme a te non era il massimo dell'igiene, oggi gli ambientalisti direbbero che il tuo posto di lavoro non era ecologicamente consigliabile, si respiravano i fumi di piombo antimonio e stagno fusi che la tua caldaia emanava, si maneggiava spesso anche l'amianto, ci consigliavano di bere molto latte per ripulire i polmoni, si sentiva eternamente nelle orecchie e si fondeva nel cervello il ticchettio delle matrici che scendevano nel compositoio e ritornavano nel magazzino, si fumava e si prendevano in mano righe di piombo già stampate e sporche di inchiostro da mettere in caldaia, tutto potrebbe far pensare a un lavoro maledetto, e invece sei stata per me l'amica che mi ha accompagnato per 35 anni, perché mi hai affascinato, ti ho amata quasi, quando ti ho conosciuto in collegio appena decenne e con la sedia davanti alla tua tastiera le mie gambe non arrivavano per terra, mi hai dato cultura, mi hai fatto conoscere grandi libri e grandi autori, poeti, giornalisti, scrittori, pittori, scienziati, le loro grafie spesso incomprensibili e da interpretare, Mario dell'Arco, Giovanni Bollea, Mario Missiroli, Dario Antiseri, Armando Armando e tanti tanti altri.
Vecchio mestiere che non c'è più come i linotypisti che il tempo estinguerà poco per volta. Qualcuno potrebbe obiettare che anche adesso ci sono persone che battono i testi dei libri, le notizie dei giornali o delle riviste. E' vero, ma non c'è paragone... il linotypista era un mestiere, un vero mestiere. Dovevi conoscere la linotype e il suo funzionamento, dovevi conoscere la lingua italiana, dovevi saper leggere i manoscritti, qualche volta correggere errori anche ortografici, dovevi imparare a interpretare l'autore... era il mestiere nobile per cui anticamente eri considerato “maestro”... Oggi purtroppo, salvo poche eccezioni, esistono solo tastieristi forse anche precari, segno dei tempi...


CELEBRE FILM AMERICANO SUL GIORNALISMO. IN FONDO LA LINOTYPE



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