Come negli anni passati, proseguono sempre più intensi gli
scambi italo-bulgari tra le rispettive scuole. Quest’anno, nell’ambito dell’Erasmus
“Roed 3”, sono arrivati a Pazardjik gli studenti dell’IPSIA Galileo Galilei –
Anton Giulio Bragaglia di Frosinone. Lino Sacchetti, Luca Incocciati e Piergiorgio
Cardarilli partecipano allo stage relativo all’Odontotecnica, mentre Davide
Schettino e Daniele Marcoccio a quello di Elettronica. A Sofia, invece, ne sono
stati accolti almeno altri 10.
E’ la mattina di ieri e su facebook ricevo un messaggio da
Piergiorgio: “Ciao Antonio, domani andiamo via, vorremmo salutarti, va bene
alle 15.30 al Dolce Vita?”. Ci
ritroviamo così da Zani a bere qualcosa e scambiarci qualche impressione. Non
so se sono impacciati per la timidezza dei loro 18 anni o perché hanno di
fronte uno che potrebbe essere il loro nonno. L’ordinazione rompe un po’ la
timidezza e ne approfitto per domandare:
“Dopo aver visto la Bulgaria per la prima volta, che giudizio ne
date?”.
“ Per quel poco che abbiamo potuto vedere è una bella
nazione. Dovevamo vedere Sofia oggi, ma qualcosa è andato storto
nell’organizzazione dall’Italia, perché avremmo dovuto andare soli in treno
senza un tutor, e allora abbiamo rinunciato. Eravamo andati a Plovdiv dove
abbiamo visitato la Fiera ,
ma non abbiamo visto altro perché pioveva a dirotto”.
“Pazardjik vi è piaciuta? Cosa vi rimane impresso della
città?”.
“Sì, Pazardjik è effettivamente una bella città, con strane
contraddizioni. Di giorno è sempre un pullulare di gente, specialmente nella
zona pedonale, ma appena chiudono i negozi la città resta quasi deserta. Poi ci
sono molti zingari, ma qui lavorano e non disturbano, non chiedono l’elemosina
e non sono invadenti come da noi. Ci sono anche locali di divertimento dove si
può passare qualche serata, ma sono differenti dalle nostre discoteche o sale
da ballo”:
“Questo stage è stato utile per voi? Ne traete un’esperienza
positiva?”.
“E’ stato senz’altro positivo, anche perché abbiamo potuto
vedere da vicino i differenti metodi di lavoro e i materiali usati. Secondo noi
i nostri metodi e materiali sono migliori o forse noi abbiamo fatto l’abitudine
ai nostri e lavoriamo meglio. Comunque la diversificazione arricchisce il
nostro bagaglio. Il viaggio nel nuovo pensiamo ci abbia migliorato nel rendimento”.
“Cosa ne pensate delle ragazze bulgare? Come le trovate
rispetto alle nostre in Italia?”.
“Pensiamo che sarebbe stato molto meglio se fossimo venuti a
Pazardjik in estate… Sul come le troviamo, possiamo dire una cosa? Pensavamo
fosse più facile, invece queste sono più difficili delle nostre, forse perché
non conosciamo la lingua… E poi avevano sempre accanto dei marcantoni
palestrati che, sinceramente, incutevano qualche timore…”.
I ragazzi hanno tante altre cose da sistemare, amici da
salutare prima di partire alle 4 del mattino, per cui poco prima del commiato
cerco le parole adatte ad incoraggiare questi giovani che dovrebbero essere il
futuro dell’Italia. Sanno che attraversiamo un momento difficile, ma sono certo
che abbiano capito che solo con il loro coraggio e la loro forza di volontà
usciremo dal pantano in cui ci siamo cacciati. Li abbraccio uno per uno sapendo
che forse non ci rivedremo più… nipoti acquisiti di un’Italia matrigna.
E mentre i nostri ragazzi di erasmus si esercitano con i denti, alcuni ragazzi bulgari sempre a Pazardjik si esercitano con tuttaltro!!!
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2014/11/04/bulgaria-gioco-ragazzi-in-moschea-simula-decapitazioni_b7cab1bf-c1e4-47ac-a9c1-b341ed066c5b.html
Ciao Antonio e mi raccomando ai nostri ragazzi
Caro Antonio
RispondiEliminaSono tempi duri nei Paes8 ex urss che hanno aderito all'Europa
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/12/15/giulietto-chiesa-arrestato-in-estonia_1c6d17fe-fbf7-4e57-9f09-57a57ed4c746.html
Come vedi un nostro giornalista è stato espulso senza una giustificazione dall'Estonia.
Non vorrei che un giorno accadesse anche in Bulgaria!
Speriamo di no e incrociamo le dita perchè questa crisi è seria.