Sono veramente un
illuso e, malgrado l’età, continuo ad abboccare. E’ triste affezionarsi alle persone e
accorgersi, un giorno, di aver riposto male questo sentimento così nobile. Perché l’amicizia è affetto, stima, rispetto
per una persona o delle persone cui
ognuno di noi, nella vita, si sente legato per affinità di pensiero, feeling, educazione, discrezione e così via. Ma siamo
umani e certamente soggetti ad errori, seppur involontari, anche verso gli
amici. E in quel frangente conosci veramente cos’è l’amicizia, perché l’amico
vero sa perdonare e passar sopra anche a una presunta sgarberia dell’altro,
parlandone e cercando di chiarire il malinteso.
Se poi, in cuor
tuo, con matematica certezza, sai che non hai neanche minimamente fatto questa
sgarberia, allora comincia ad aleggiare il dubbio che quell’amicizia, che
ritenevi salda, era fondata soltanto su sentimenti e sensazioni personali, che
non corrispondevano e non comunicavano con gli pseudo amici. L’amicizia è fatta
di persone che si fidano una dell’altra.
Un vecchio
proverbio dice: “Se vuoi che l’amicizia si mantenga, fai che una mano vada e
l’altra venga”. E dato che non vedo un’altra mano venirmi incontro, anzi si
allontana sempre più, penso sia utile e proficuo continuare il mio cammino da
solo, senza inutili orpelli di accompagno. Siccome, però, è per me caratteriale
dare sempre fiducia al prossimo, continuerò ancora una volta a credere nella
vera amicizia, quella che ancora mi appaga di tante delusioni.
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